“L’Aids ai tempi era una malattia scomoda, scomodissima. Tanti giornali dissero che era morto di una malattia infettiva. Io sono molto arrabbiata perché mio marito è stato dimenticato da tutti. Dopo tanti anni, questo è il momento in cui bisogna eliminare le discriminazioni e in cui il mondo del calcio faccia un passo avanti e non indietro”. Sono le parole di Raffaella Del Rosario, vedova di Giuliano Giuliani il portiere del Napoli di Maradona scomparso nel 1996, intervenuta a ‘Vieni da me’, il programma di Rai1 condotto da Caterina Balivo. La Del Rosario ha recentemente accusato il mondo del calcio di non aver commemorato il marito sieropositivo morto 22 anni fa. ”L’inizio di una favola: il Napoli vinceva e avevo un marito meraviglioso ed ero anche incinta di nostra figlia Gessica -prosegue la vedova Giuliani che ha raccontato l’inizio della loro storia d’amore-. Da quando si ammalò lui divenne un uomo solo. Pochi erano gli amici e i parenti che gli rimasero accanto: sparirono tutti. Non ci fu l’aiuto di nessuno. Giuliano fu abbandonato a se stesso e dovette smettere di giocare”. “Chi ne ha sofferto di più è stata mia figlia Gessica, che ha perso il padre a soli 7 anni. Chiedo quindi alle vecchie glorie del calcio e ai vecchi amici che si riuniscano per commemorare Giuliano con una serata speciale”, conclude.
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