Hanno chiesto di patteggiare la pena due degli undici indagati (in cinque finirono ai domiciliari) dell’inchiesta che nel marzo scorso fece scoprire una clamorosa truffa ai danni di decine di ignari risparmiatori che si rivolegvano a una finta banca con una prestigiosa sede, al confine tra Salerno e Pontecagnano. Si tratta di Domenico Pepe, 31 anni di Nocera Inferiore e Giuseppe Strazzullo, 44 anni, napoletano. L’udienza è stata rinviata al 24 settembre quando, davanti al collegio difensivo sarà definita anche la posizione degli altri imputati.
L’indagine partì dalla denuncia di alcuni imprenditori vittime del raggiro che avrebbe fruttato più di un milione di euro alla banda.
Articolo pubblicato il giorno 15 Settembre 2018 - 11:02