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Il Napoli si scopre fragile: cambiamenti in arrivo?

Peggior risveglio non poteva esserci per città e tifosi partenopei, alle prese con le scorie del brusco 3-0 rimediato ieri sera dalla Sampdoria allo stadio Marassi. Una sconfitta assolutamente meritata per gli azzurri, che hanno praticamente regalato il primo tempo alla squadra di casa e non sono riusciti poi ad innescare quella rimonta che era invece riuscita nelle prime due uscite stagionali, prima con la Lazio e poi col Milan.FALSA PARTENZA – Ed è proprio l’errato approccio alla gara il vero tasto dolente che ha mandato su tutte le furie Carlo Ancelotti, che anche ieri ai microfoni di SkySport ha espresso tutta la sua delusione per la sconfitta: “Abbiamo sbagliato di nuovo l’ingresso in campo, stessa cosa accaduta contro Lazio e Milan: abbiamo regalato 45 minuti di gioco e soprattutto il primo gol, nato addirittura da un calcio d’angolo a nostro favore. Poi da lì sono subentrate le difficoltà, le paure e tutto è diventato più complicato. Vorrei che la squadra iniziasse le partite con un altro piglio”, ha tuonato il tecnico di Reggiolo, un monito diretto ai suoi giocatori in vista del prossimo match contro la Fiorentina, subito dopo la sosta delle Nazionali.ALLARME DIFESA – Ma quali possono essere i motivi di questo blackout con i blucerchiati? Il primo, e forse più importante, riguarda senza dubbio il reparto difensivo, in precedenza uno dei punti di forza del Napoli targato Maurizio Sarri: in sole tre partite il Napoli ha già subito ben 6 gol, quattro in più di quelli incassati lo scorso nello stesso arco temporale, sebbene con avversari sulla carta meno blasonati come Verona, Atalanta e Bologna. Grande peso in tal senso hanno avuto le assenze di Reina, fondamentale nel governare la difesa e gestire la fase iniziale del possesso palla, quella di Jorginho, bravissimo nel fare da schermo ai due centrali difensivi, e quella forse ancor più pesante di Callejon sulla corsia di destra, straordinario equilibratore tattico e non a caso titolare inamovibile sia nell’era Benitez che nel triennio sarriano.I RIMEDI – Ed è proprio dallo spagnolo che ripartirà Ancelotti per ridare solidità alla squadra, riproponendolo quasi sicuramente dal primo minuto nel tridente con Insigne, che dovrà riscattare la pessima prova offerta a Marassi, e Arek Milik, anche lui servito poco e male nella sfida contro i blucerchiati. Il blocco difensivo resterà lo stesso, in attesa dei rientri importanti di Meret (con Ospina che non è sembrato del tutto padrone del ruolo) e di Ghoulam, ma non è escluso un impiego a sorpresa del neo acquisto Malcuit al posto di uno spento Hysaj; qualche modifica la potrebbe subire il centrocampo, dove accanto agli inamovibili Allan e Zielinski potrebbe rivedersi capitan Hamsik in cabina di regia, viste le difficoltà di Diawara sia in fase d’impostazione che di copertura. Occhio poi ai cambiamenti sulla trequarti: Ancelotti nella sosta lavorerà molto sui movimenti offensivi, anche in ottica di un passaggio al 4-2-3-1 con l’inserimento in pianta stabile di Dries Mertens, non ancora al top della condizione. Che sia proprio il belga la chiave di volta per il cambio di modulo? Staremo a vedere.


Articolo pubblicato il giorno 3 Settembre 2018 - 22:09

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