Dopo il si’ al sequestro dei fondi della Lega espresso dal tribunale del Riesame dopo che la Cassazione aveva accolto la richiesta della Procura di poter sequestrare somme al Carroccio oltre a quelle gia’ prelevate, scatta l’iter per attuare il sequestro. La Procura dovra’ rivolgersi al tribunale per avere il provvedimento con il quale procedere effettivamente al prelievo. I soldi verranno poi “congelati” nel Fug, il fondo unico della giustizia, in attesa che la sentenza di condanna di Umberto Bossi e Francesco Belsito diventi definitiva. Nel frattempo, pero’, la Lega puo’ fare ricorso in Cassazione per chiedere l’annullamento del provvedimento. Il sequestro preventivo ha “il fine di ristabilire l’equilibrio economico alterato dalla condotta illecita per cui non e’ subordinato alla verifica che le somme provengano dal delitto in quanto il denaro deve solo equivalere all’importo che corrisponde al profitto del reato, non sussistendo alcun vincolo pertinenziale tra il reato e il bene da confiscare”. Lo scrivono i giudici del Riesame che hanno dato il via libera al sequestro dei soldi della Lega.”Non solo non esiste alcuna norma che stabilisca ipotesi di immunità per i reati commessi dai dirigenti dei partiti politici ma anzi esiste una precisa disposizione di legge che impone la confisca addirittura come obbligatoria nel caso in esame”. Lo scrivono i giudici del tribunale del Riesame di Genova nelle motivazioni con cui hanno dato il via libera al sequestro dei fondi della Lega.
Articolo pubblicato il giorno 6 Settembre 2018 - 13:35