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Ethnos Festival alla ventitreesima edizione. Dal 20 settembre al 2 ottobre a San Giorgio a Cremano

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Con il concerto del trio Omar Sosa, Seckou Keita e Gustavo Ovalles, in programma a Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano (Napoli), giovedì 20 settembre alle ore 20.30, inizia la ventitreesima edizione di Ethnos, festival internazionale di musica etnica. Fino al 2 ottobre, in sei comuni della provincia di Napoli, dal Vesuvio alla costa Flegrea, il festival ideato e diretto da Gigi Di Luca accoglierà artisti, musicisti e danzatori provenienti da Algeria, Capo Verde, Canada, Cuba, Iran, Libano, Marocco, Palestina, Senegal, Siria, Sudafrica, Togo e Venezuela. Oltre che da Belgio, Francia, Spagna e Italia, in particolare dal Meridione. Una grande festa dell’incontro, della contaminazione e dell’accoglienza tra musica, arte e intercultura dedicata quest’anno al continente africano.
L’evento, ideato da La Bazzarra e organizzato dal Comune di San Giorgio a Cremano, è finanziato dall’Assessorato allo Sviluppo ed alla Promozione del Turismo della Regione Campania (fondi POC 2014-2020), con il partenariato dei comuni di Bacoli, Casandrino, Torre Annunziata, Trecase e Volla.
Tra gli ospiti in cartellone: il quartetto del cantante, polistrumentista e sciamano musicale Arsène Duevi con ospite il trombettista Giovanni Falzone (21/9 a Trecase), il gruppo di ballerini folcloristici mediorientali Watan Dabke Group e il concerto folk di Taraf de Funicular (22/9 a Volla), il cantautore parigino Sandro Joyeux e l’ironico folk al femminile della Banda della Ricetta (23/9 a Volla), l’ensemble Arenaria diretto da Mario Crispi (24/9 a Casandrino), il progetto Caracas di Stefano Saletti e Valerio Corzani (25/9 a San Giorgio a Cremano), il sound rai algerino di Sofiane Saidi & Mazalda (26/9 a Torre Annunziata), l’incontro poetico fra kora, archi e strumenti persiani di Ablaye Cissoko con l’Ensemble Costantinople (27/9 a Torre Annunziata). E ancora, lo spettacolo dello scrittore e poeta Erri De Luca con il Canzoniere Grecanico Salentino (28/9 a San Giorgio a Cremano), la fusione del jazz con la musica Gnawa dei Gabacho Maroc (29/9 a Bacoli), il festoso concerto della capoverdiana Elida Almeida tra batuque, funaná, coladera e tabanka, per la chiusura del festival il 2 ottobre a San Giorgio a Cremano.
Anche in questa edizione continua l’esperienza del Premio Ethnos, istituito due anni fa per dare un riconoscimento ad artisti, intellettuali e scrittori che hanno saputo interpretare al meglio lo spirito della tradizione attraverso la contaminazione ed il cambiamento sociale. Dopo Peppe Barra (nel 2016) e lo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun (nel 2017), quest’anno il premio viene assegnato a Ndileka Mandela. L’attivista sudafricana per i diritti delle donne, nipote di Nelson Mandela, ritirerà il premio martedì 25 settembre alle ore 19 alle Fonderie di Villa Bruno (San Giorgio a Cremano).
A seguire, alle ore 20.30 a Villa Vannucchi, andrà in scena  lo spettacolo teatrale “Le Voci Di Un Sogno” – tributo a Nelsion Mandela e a Miriam Makeba, con artisti e musicisti immigrati, drammaturgia Davide Sacco e la regia di Gigi Di Luca, unico vincitore in Campania del bando MigrArti.
Il festival, inoltre, prevede un serie di percorsi di valorizzazione e riscoperta del territorio attraverso itinerari naturalistici sui sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio, visite guidate agli Scavi di Oplonti, alle Terme Vesuviane, a Villa Parnaso, al Museo archeologico dei Campi Flegrei, al Parco archeologico delle Terme Baia, al Museo del Corallo e alla città sommersa di Baia. Previsti, come consuetudine, anche workshop e laboratori, incontri, stage di danza e percussioni. Novità assoluta di quest’anno è la nuova sezione dedicata ai giovani artisti under 35. Grazie al contributo della SIAE – progetto Sillumina, infatti, Ethnos apre le sue porte alle nuove realtà della musica etnica, folk e di ricerca ospitando il progetto Ethnos Gener/Azioni (22 settembre).
Nato nel 1995 con l’intento di recuperare le arcaiche tradizioni dell’area vesuviana, il Festival Ethnos  anno dopo anno ha allargato il suo raggio d’azione diventando uno dei maggiori osservatori di musica etnica e uno tra i festival di world music più importanti e attesi d’Italia. Tra gli artisti ospitati in questi vent’anni ricordiamo Miriam Makeba, Gilberto Gil, Mercedes Sosa, Rokia Traorè, Ryūichi Sakamoto, Khaled, Dulce Pontes, Buena Vista Social Club, The Cheftains, Bombino, Oumou Sangaré, Fatumata Diawara. Oltre a grandi nomi del panorama musicale italiano come Ivano Fossati, Angelo Branduardi, Enzo Avitabile, Vinicio Capossela, Teresa De Sio, Mauro Pagani, Eugenio Bennato, Elena Ledda, Moni Ovadia, Nuova Compagnia di Canto Popolare, solo per citarne alcuni.


Articolo pubblicato il giorno 17 Settembre 2018 - 13:24

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