Uno smartwatch, un cellulare che si puo’ tenere al polso e che quindi e’ facile da occultare, e’ stato trovato all’interno di una cella nel carcere di Uta. La perquisizione e’ scattata ieri: la camera era occupata da detenuti italiani. Lo denuncia la Cisl Fns sottolineando la professionalita’ del personale di polizia penitenziaria “nonostante le innumerevoli difficolta’ per garantire dei livelli di sicurezza adeguati, a causa della carenza di unita'”. La Cisl avverte che non e’ la prima volta che in carcere vengono rinvenuti dispositivi di questo genere, capaci di mantenere attivi i collegamenti con il resto del mondo. “Bisognerebbe – suggerisce la Cisl – schermare le sezioni detentive”.
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