ÂÂUna digitalizzazione efficace e diffusa dei procedimenti amministrativi vale molto più di nuove norme anticorruzione, destinate solo ad ingolfare il nostro giàconfuso e prolisso quadro normativo, che è spesso la vera causa della corruzioneâÂÂ. Così Francesco Pinto, segretario generale di ASMEL, lâÂÂAssociazione per la Sussidiarietàe la Modernizzazione degli Enti Locali, con 2440 associati in tuttâÂÂItalia, annuncia la sperimentazione a livello comunale di un programma di certificazione internazionale del rispetto degli standard anticorruzione.LâÂÂiniziativa di Asmel parte allâÂÂindomani dellâÂÂapprovazione del disegno di legge sul contrasto della corruzione nella Pubblica amministrazione e si fonda sullâÂÂapplicazione della Certificazione ISO 37001, lo Standard internazionale che attesta il rispetto delle norme anticorruzione nelle aziende private e negli Enti pubblici. Un âÂÂmarchio di garanziaâ finora ottenuto in Italia solo da poco più di dieci societàe cooperative interessate a lavorare con il pubblico, da alcune grandi aziende come ENEL ed ENI e da una sola struttura di emanazione pubblica, la Centrale di Committenza ASMEL Consortile che, nata ad inizio 2013 opera per la gestione degli appalti di oltre mille Comuni associati.
âÂÂIn Italia esistono troppe leggi, spesso difficili da interpretare ed applicare â spiega Pinto â ed è questa giungla normativa ed interpretativa la principale causa dellâÂÂaffermazione e diffusione dei fenomeni corruttivi. Nuove norme anticorruzione hanno certamente un forte impatto mediatico, ma rischiano solo di rafforzare il bigottismo normativo imperante e la paralisi dellâÂÂazione amministrativa invece di rispondere alle esigenze di semplificazione reclamate con forza dal Governo nelle sue linee programmaticheâÂÂ.
Ecco allora lâÂÂiniziativa di ASMEL che punta a diffondere a costo zero un processo di digitalizzazione delle procedure burocratiche negli Enti Locali per assicurare semplificazione, efficacia ed efficienza nellâÂÂazione amministrativa, ma soprattutto per garantire, come evidenzia Pinto âÂÂtracciabilitàe trasparenza che assicurino il controllo della legalitàmolto meglio di mille norme anticorruzioneâÂÂ.Il progetto partiràin tre comuni âÂÂpilotaâÂÂ: Caggiano (Salerno), Carignano (Torino) e Caserta ed entro il mese dâÂÂottobre si raccoglieranno le adesioni degli altri Comuni della rete Asmel.
âÂÂLâÂÂesperienza pratica maturata con lâÂÂiter procedurale necessario per lâÂÂottenimento, nel settembre scorso, di questa certificazione, ci ha convinti dellâopportunitàdi questa iniziativa â spiega Miche Iuliano, amministratore delegato della Centrale di Committenza di Asmel â perché abbiamo verificato sul campo che la scelta di dotarsi di una completa digitalizzazione delle procedure interne aveva rappresentato la chiave di volta del superamento dei rigidi âÂÂstress testâ cui siamo stati sottoposti. DâÂÂaltra parte, essa comportando tracciabilitàe trasparenza, valorizza anche la funzione del controllo civico (stampa, opposizioni, associazioni, portatori di interessi ecc.), vero antidoto ai rischi di corruzioneâÂÂ.ASMEL, ha deciso, perciò, di promuovere la certificazione tra i suoi associati, basandosi sul principio della condivisione e della diffusione delle best practices, che ha sempre caratterizzato la propria azione e che le ha permesso di affermarsi, in poco tempo in oltre il 30% dei Comuni italiani.âÂÂNaturalmente â evidenzia Francesco Pinto â la certificazione non costituisce di per sé una garanzia assoluta contro il rischio del materializzarsi di attivitàcorruttive presso unâÂÂamministrazione, tuttavia sono evidenti i vantaggi del processo di certificazione, in primis, la digitalizzazione delle procedure, peraltro in gran parte giàdiffusa nei âÂÂnostriâ Comuni, e lâÂÂeliminazione di tutte quelle zone dâÂÂombra assicurate dal rispetto solo formale delle norme, che favorisce i corrotti. Ma soprattutto câÂÂè la garanzia delle verifiche a campione effettuate dagli ispettori dellâÂÂEnte Certificatore, a sua volta soggetto a âÂÂcertificazioneâ ministeriale, per accertamenti sullâÂÂeffettivo rispetto delle norme anticorruttive. Si tratta di un âÂÂbollino bluâ che non comporta rendite di posizione ma va conquistato anno per annoâÂÂ.
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