“Ci sono industriali piu’ criminali dei camorristi: se hanno potuto stabilire un rapporto con i camorristi e’ perche’ essi stessi lo erano. Ma ci sono dei camorristi pentiti, mentre non abbiamo ancora degli industriali pentiti”. Don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano, ha affidato questa denuncia alla trasmissione di Rai Uno (in collaborazione con la Cei) “A Sua Immagine”, dedicata all’odierna Giornata di preghiera per la cura del creato. Il sacerdote ha esortato a parlare ormai di “Terre dei fuochi” al plurale, perche’ “c’e’ un sistema consolidato”, ha spiegato ricordando la natura dei #rifiuti che vengono incendiati nei cosiddetti roghi tossici. Infatti non si tratta, come spesso si pensa, di rifiuti urbani ma di #rifiuti sversati dalle industrie che lavorano a nero le quali, non sapendo dove poterli smaltire, li gettano nelle discariche a cielo aperto. “In questa terra di nessuno, tale scempio uccide la nostra gente. Questi non sono rifiuti urbani, gli industriali disonesti hanno condannato a morte la nostra terra”, ha dichiarato il parroco che qualche mese fa ha perso suo fratello Franco ammalatosi di cancro in conseguenza dell’inquinamento: “ancora una volta, il male che affligge la nostra terra ha mietuto la sua vittima”.
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