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Benevento, omicidio del pedofilo: il gip invalida la perizia sui reperti

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Benevento. Omicidio Matarazzo: il Gip invalida la perizia della procura sui reperti ritrovati sul luogo del delitto e accoglie la richiesta di incidente probatorio per l’unico indagato: Lucio Iorillo, il 58enne padre della 15enne violentata da Giuseppe Matarazzo, l’ex pastore di 45 anni di Frasso Telesino, ucciso dopo essere uscito dal carcere. Gli esami irripetibili disposti dalla procura sono stati annullati dal gip del tribunale di Benevento. Gli stessi esami si svolgeranno quindi con una modalità diversa. Non sarà una perizia della procura a valutare le prove raccolte nei confronti di Iorillo, ma l’incidente probatorio che sarà portato poi in giudizio. E’ stata una scelta della difesa di Lucio Iorillo, il 58enne padre della 15enne che fu trovata impiccata a un albero vicino casa sua il 6 gennaio 2008. Le indagini su quel suicidio portarono a scoprire che Giuseppe Matarazzo, all’epoca 35enne, aveva avuto una relazione con l’adolescente e per questo fu processato e condannato a 11 anni di reclusione per violenza sessuale su minore. Matarazzo aveva finito di scontare quella condanna nel giugno scorso, e il 19 luglio poco dopo le 20 un suv si trovò nei pressi della sua abitazione. Due uomini a bordo chiesero a Matarazzo, che era in compagnia della madre, di avvicinarsi per chiedere alcune informazioni. La madre del pastore rientrò in casa, il 45enne fu ucciso a bruciapelo con 5 colpi di pistola, esplosi dall’auto che poi si dileguò tra le contrade di Frasso Telesino. Le indagini svolte dai carabinieri del comando provinciale di Benevento sono state sempre indirizzate sulla famiglia della 15enne morta dieci anni fa. Il padre, Lucio Iorillo nelle scorse settimane è stato anche arrestato per detenzione illegale di armi. Avrebbe però un alibi forte; insieme alla moglie, la sera del 19 luglio scorso, sarebbe rimasto fino a tardi a casa di amici a Sant’Agata de’ Goti. L’incidente probatorio disposto dal gip Flavio Cusani comincerà il 9 ottobre prossimo, quando sarà affidato l’incarico ai carabinieri del Racis di Roma, che dovranno esaminare le tracce biologiche rinvenute su due cicche di sigaretta, su un sasso e su un rametto di legno trovati sul luogo del delitto. Iorillo potrà nominare un perito di parte che assista agli esami.


Articolo pubblicato il giorno 17 Settembre 2018 - 20:40

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