Arzano. Beni confiscati alla camorra, tre su quattro ancora inutilizzati. Indagini della Procura di Napoli, il fascicolo potrebbe finire sul tavolo del Procuratore Giovanni Melillo. A tavola con il consigliere comunale lโimprenditore condannato in via definitiva per mafia. Qualcuno storce il naso quando in paese si parla di camorra. La camorra โsporcaโ, non nel senso che macchia la dignitร e lโonore, ma che รจ da ostacolo alla politica. Non solo quella spicciola del non fare nulla, ma quella dei grandi affari edilizi e non solo. Si offendono anche i radical chic di sinistra, che un po per dirla come la sentenza contro il Divo Giulio, la camorra e le contiguitร mafiose esistono solo quando a governare ci sono gli โaltriโ. Ma passiamo ai beni confiscati allโimprenditore condannato in via definitiva per associazione a delinquere di stampo mafioso. Ma cosa cโentra, ovvero cosa ci faceva il consigliere comunale in compagnia di un dichiarato mafioso ? Chi sarebbero gli altri consiglieri eletti immortalati in festeggiamenti con killer e affiliati dei cosiddetti scissionisti? Ma la Procura potrebbe anche deciso di approfondire alcuni contatti โstraniโ per semplificare rapporti e vorticosi giri di rapporti dโinteressi. E La Prefettura ? Carte che si rincorerebbero tra accertamenti e contro accertamenti o contrordini che avrebbero fatto insospettire piรน dโuno. Intanto la cittร muore, lentamente.
ย Giovanni Laperuta
Articolo pubblicato il giorno 29 Settembre 2018 - 09:53