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Anziana violentata a Castel Volturno: tracce di Dna sulle cicche di sigarette

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Nell’abitazione di via Caffa a Castel Volturno, nella notte tra domenica e lunedì, una vedova pensionata di settantadue anni avrebbe subito una violenza sessuale da parte di un immigrato. La Scientifica sta analizzando ogni minima traccia: tracce di Dna dell’aggressore sulle cicche di sigaretta ma anche sulle bottiglie di vino presenti in casa.
Si tratta però di un lavoro difficile perché anche quando sarà estrapolato il Dna dell’aggressore, identificarlo sarà quasi impossibile in quanto non esiste una banca dati e se si tratta di uno straniero senza documenti e senza precedenti penali specifici, anche le eventuali comparazioni andranno a vuoto.
Inutili fino a questo punto sono stati anche gli interrogatori condotti dalla polizia. La pensionata, nel suo racconto agli agenti della Mobile di Caserta ha dichiarato di essere stata aggredita intorno alle due di notte. Ma non ha urlato e i vicini di casa, tra i quali alcuni parenti sostengono di non avere sentito né voci né rumori strani.
Nessun testimone, dunque, solo la parola della vittima che, peraltro, da ieri ha lasciato la villetta di Castel Volturno. È tornata a casa, a Pontelatone, dove vive con un fratello da quando è rimasta vedova.
C’è paura, almeno ieri alcune donne dicevano di essere preoccupate, ma anche tanta incredulità. C’è chi sostiene che la pensionata, come riporta Il Mattino, sempre stata molto disponibile con gli immigrati e le persone in difficoltà, potrebbe non aver raccontato tutta la verità. Sta di fatto che, dopo aver allertato il 113, la donna è stata visitata alla clinica Pinetagrande di Castel Volturno e il kit antistupro ha dato esito positivo: purtroppo ha subito una violenza sessuale. Come, peraltro, provano le chiazze di sangue trovate dalla Scientifica all’interno della villetta.
Resta da chiarire come l’aggressore si sia intrufolato in casa. La donna ha riferito che l’uomo le si è infilato nel letto mentre lei dormiva, ma quando gli agenti l’hanno sentita era ancora in evidente stato confusionale. Ha dichiarato, inoltre, di non avere mai visto quell’uomo prima della violenza e che non sa spiegarsi come abbiafatto a introdursi nell’abitazione.


Articolo pubblicato il giorno 5 Settembre 2018 - 09:02

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