“Non ho mai firmato per un pari, anche se a volte ho preso delle scoppole. Noi andiamo a Torino per una vittoria che vale sempre tre punti ma ci darebbe una spinta mentale forte”. Cosi’ Carlo Ancelotti lancia la sfida a Max Allegri e alla banda di Cr7, a cui il tecnico azzurro e’ pronto a opporre il suo collettivo multiforme, con almeno 17 giocatori che potrebbero essere titolari domani. “La formazione – conferma il tecnico – e’ l’unico problema che ho, perche’ stiamo bene i ragazzi sono concentrati e motivati, si sono allenati molto seriamente”. Tutti vogliono esserci, ma al via ce ne saranno solo 11 a partire dalla scelta del portiere che cadra’ su Ospina, con il 442 che parte dagli esterni Hysaj e Mario Rui e Albiol che torna al fianco di Koulibaly, serio e determinato oggi mentre lasciava Castel Volturno insieme a Milik dopo l’allenamento della mattina. Il polacco dovrebbe partire invece dalla panchina, con la coppia Insigne-Mertens favorita: “Dries sta molto bene – spiega Ancelotti – e contro il Torino e’ stato determinante. Insigne? Era gia’ un grandissimo prima del mio arrivo, come lo era Del Piero alla Juve. Gli piace il nuovo ruolo e ci da’ anche una grossa mano in fase passiva. Ma niente sfide con Ronaldo, non ci sono scontri individuali, Juve e Napoli cercheranno di imporre il proprio gioco e alla fine chi gioca meglio vince”. A centrocampo atteso il ritorno di Hamsik e Allan al centro, con Callejon e Zielinski esterni. L’attesa a Napoli e’ enorme, i tifosi sperano che inizi una nuova lunga sfida scudetto e ricordano il successo dello scorso anno firmato da Koulbaly allo Juve Stadium. “Siamo a inizio stagione – dice Ancelotti – ma e’ un test molto importante per valutare il nostro momento attuale. E’ un momento buono per affrontare alla Juve: avremo una ulteriore conferma oppure sara’ un piccolo passo indietro, ma sono fiducioso, se avessi dovuto sperare in una condizione della squadra avrei sperato in questa condizione. Voglio il Napoli visto con Torino e Parma”. Un Napoli vincente, quindi, che delizia anche il patron De Laurentiis: “Andiamo a Torino – dice – tranquilli, sereni, esprimiamo il nostro calcio intelligente. Mi aspetto una partita ben giocata da entrambe le squadre e vinca il migliore”. Un Napoli senza paura, accompagnato a Torino da oltre mille tifosi, non residenti in Campania, e che punta sui gol di Insigne ma anche sull’intelligenza di Ancelotti, che manda parole di miele ad Allegri e Cristiano Ronaldo: “E’ un allenatore molto esperto e pratico – dice del tecnico bianconero – mentre a Ronaldo sono grato non solo per i gol che ci portarono la Champions, ma per le qualita’ umane. Dovrebbe vincere sempre il Pallone d’oro”. E dall’alto del suo turn over totale, Carletto non risparmia una battuta al veleno a Maurizio Sarri, il teorico de “titolarissimi”, usando i giornalisti: “La formazione? Non ve la do, dovete sforzarvi, negli ultimi tre anni per voi e’ stato troppo facile”.
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