Un ex gessificio abbandonato e il materiale contenuto all’interno, tra risulta e macchinari, venduto all’asta per poche migliaia di euro. Chi ha acquistato voleva ricavarne il materiale ferroso da rivendere o da riciclare. Bisognava pero’ liberarlo dall’amianto e l’operazione avrebbe comportato una spesa di circa 100mila euro che avrebbe annullato ogni margine di guadagno. Per ovviare a tutto questo, l’amianto e’ stato rimosso e smaltito senza alcuna misura di sicurezza. Quintali e quintali di amianto lavorati all’aperto, con gravi rischi per gli operai e per gli abitanti della zona. L’ex gessificio ‘Cardinale’ di Ariano Irpino e’ stato sequestrato questa mattina dagli agenti della polizia municipale che hanno eseguito un provvedimento emesso dal gip del tribunale di Benevento su richiesta della procura della Repubblica. Tutta l’area e’ ora inaccessibile e bisognera’ attendere i prossimi giorni per il sopralluogo dei tecnici dell’Arpac che dovranno verificare i livelli di inquinamento e disporre le operazioni di bonifica. L’imprenditore di Benevento che alcuni mesi fa ha acquistato dalla curatela fallimentare il materiale custodito nell’opificio e’ stato denunciato per una serie di violazioni alle norme in materia di smaltimento di rifiuti pericolosi. A far scattare le indagini le segnalazioni di alcuni abitanti della zona che avevano notato un’intensa attivita’ dell’azienda dismessa ed erano preoccupati dalla presenza dell’amianto.
Articolo pubblicato il giorno 7 Settembre 2018 - 21:29 / di Cronache della Campania