Ad Angri ritorna il Palio Storico. Una scelta dell’amministrazione Ferraioli e dell’assessorato alla Cultura retto dal dottor Giuseppe D’Ambrosio. Con l’edizione 2018 il Palio vuole essere la “Manifestazione della Città”, dopo l’istituzionalizzazione avvenuta nel dicembre 2015 e l’approvazione del Disciplinare, votato in Consiglio comunale. Il Disciplinare è la ‘’regola scritta’’, per gestire la complessa macchina organizzativa in tutte le sue fasi. Un lavoro certosino che ha fissato i momenti rievocativi, basandosi su documenti storici e fonti certe, determinando date, luoghi e personaggi, che hanno caratterizzato gli anni dal 1421 al 1436, nella cittadella fortificata angrese del XV secolo. Definiti quattro momenti rievocativi ben precisi, che formano il cuore dell’Evento, costituito da parate medievali e rievocazioni storiche.
L’edizione 2018 del Palio Storico, è stata articolata in tre date come descritto nell’allegato programma. Il 21-22-23 settembre saranno giornate che saranno caratterizzate da visite guidate grazie alla presenza dei “Commissari dell’Ospitalità”, un gruppo di lavoro che sta concludendo un corso gratuito, con certificazione riconosciuta dal Miur, proposto dall’amministrazione comunale nel mese di giugno scorso. Nella giornata di apertura spazio al convegno introduttivo dedicato al “Cibo e alla cucina medievale” con l’intervento della professoressa Anna Zollo, mentre il professore Raffaele Palumbo si soffermerà sulle attività future legate ad “Angri Città d’Arte” ed ai progetti in cantiere per il rilancio turistico della città. La manifestazione entrerà nel vivo con le prove del Palio: il Torneo degli Arcieri, le rievocazioni storiche, il banchetto medievale e le sfilate in costume d’epoca che comporranno il Corteo Storico prima della sfida finale dei sei cavalieri, rappresentanti i Borghi e i Casali di Angri, che si contenderanno la “Spada di Zurolo” tra Anelli e Saraceno.
Una determinazione politica che ha portato Angri a riappropriarsi della sua storia, del suo passato, della sua cultura. L’amministrazione Ferraioli ha sempre creduto nell’importanza della manifestazione, perché il rilancio di una comunità passa attraverso la riscoperta delle proprie origini, la valorizzazione delle tracce architettoniche presenti, la tutela dei beni, la promozione dell’immagine comunitaria attraverso eventi importanti.
A dodici anni del conferimento del riconoscimento di “Città d’Arte’’, Angri prova a rilanciare la sua “offerta’’. Il Palio Storico con gli itinerari culturali e religiosi, potranno proiettare la città in un contesto regionale e nazionale, divenendo il “centro” del proprio mondo, con la sua storia, i suoi personaggi, i suoi monumenti, la sua gente.
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