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Acqua gassata: come farla da soli in casa

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È probabilmente la tipologia di acqua più consumata, basta vedere nei supermercati quante sono le casse stipate a disposizione degli utenti o, se si preferisce, dare un’occhiata agli slogan promozionali tramite i quali marche e brand anche noti si contendono il mercato.
Oggi l’acqua gassata o frizzante che dir si voglia rappresenta la bevanda ideale da mettere in tavola; sempre più italiani la scelgono per i propri pasti. Nel 2017 per parlare di numeri concreti, il consumo pro capite è stato pari a 225 litri/anno. In tutto in Italia si sono consumati ,5 miliardi di litri di acqua minerale con una crescita dell’8% rispetto al 2016.
Una tendenza talmente in aumento che cresce di pari passo anche il dato di chi sceglie per il fai da te, quindi di gasare l’acqua in autonomia: sono tante le criticità che derivano dall’acquistare acqua minerale al supermercato. Si pensi al prezzo, alla questione della eco sostenibilità dovuta al continuo acquisto e smaltimento di bottiglie in plastica che malgrado lo smaltimento può causare problemi vista la grande quantità di bottiglie da smaltire.
E allora qual è la soluzione ideale? Un rimedio interessante può essere proprio quello cui si faceva riferimento sopra, ovvero di preparare l’acqua frizzante in casa facendo ricorso a prodotti appositamente nati. Un gasatore d’acqua, di questo si sta parlando, di un dispositivo poco ingombrante e il cui meccanismo di funzionamento è alquanto semplice che consente a chiunque di preparare l’acqua frizzante in casa. Una spesa minima iniziale può così portare ad un enorme risparmio nei mesi successivi oltre ad una comodità di base per gestire la questione acqua gassata in proprio.
Con un gasatore d’acqua si può infatti avere a disposizione tutta l’acqua frizzante che si desidera: sul mercato ne esistono di vario genere, da quelli manuale che sono anche i più diffusi a quelli che funzionano tramite corrente elettrica. Ci sono poi quelli professionali (ed anche maggiormente costosi) che si vanno a collegare direttamente alla rete idrica e che necessitano di un impianto connessi direttamente al rubinetto dell’acqua corrente oltre che di una bombola di anidride carbonica.
Ovviamente la scelta è da compiersi dopo valutazione delle esigenze personali, che si tratti dello spazio a disposizione in casa; dei risultato che si desidera ottenere; ed anche ovviamente di una questione economica.


Articolo pubblicato il giorno 18 Settembre 2018 - 15:11
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