Avranno venti giorni di tempo per presentare una memoria difensiva, poi il procuratore aggiunto Vincenzo D’Onofrio potra’ chiedere il rinvio a giudizio per undici persone coinvolte nella gestione dei centri Aias per l’assistenza agli spastici di Avellino, Nusco e Calitri. Il magistrato della procura di Avellino ha infatti notificato gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari per Anna Maria Scarinzi, moglie di Ciriaco De Mita, per le figlie Floriana e Simona De Mita, per l’ex amministratore dei centri Gerardo Bilotta e per i responsabili della Hs Soluzioni Informatiche srl. Le accuse vanno dal falso alla truffa nella gestione dei centri di riabilitazione nei cui bilanci sono stati riscontrati ammanchi per circa 6 milioni di euro. Gli investigatori della Guardia di finanza si sono concentrati anche su alcune consulenze, affidate alle figlie dell’ex presidente del Consiglio e nei fatti mai svolte, sebbene pagate. Una circostanza che ha indotto gli inquirenti a ritenere che i De Mita utilizzassero i centri Aias e l’associazione “Noi Con Loro”, fondata proprio da Anna Maria Scarinzi, come la ‘cassaforte’ di famiglia. Gli indagati devono rispondere anche dell’assistenza offerta in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, senza che le strutture fossero regolarmente accreditate. Nell’ambito dell’inchiesta, a giugno scorso, furono eseguite anche misure cautelari personali e patrimoniali a carico di Anna Maria Scarinzi e Gerardo Bilotta. Misure poi revocate dal tribunale del Riesame di Napoli.
Articolo pubblicato il giorno 22 Agosto 2018 - 22:29