C’e’ l’ipotesi che nascondessero un vero e proprio agguato per chi fosse giunto sul posto i due ordigni piazzati vicino alla sede della Lega a Treviso. Secondo fonti della Lega, avvalorate da chi sta indagando sul fatto, la prima ‘bomba carta’ trovato esplosa avrebbe dovuto richiamare l’attenzione, la seconda, una pentola a pressione riempita con chiodi e un innesco a tensione, avrebbe potuto esplodere nel momento in cui qualcuno avesse fatto scattare il filo di nylon rasoterra cui l’ordigno era collegato.
Articolo pubblicato il giorno 16 Agosto 2018 - 17:49