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Tredicescima edizione per Ariano Folkfestival. Ariano Irpino suona world music

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Parte questa sera e fino al 19 agosto uno tra i più interessanti appuntamenti europei dedicati alla world music. Ad Ariano Irpino, la tredicesima edizione di Ariano Folkfestival: “Vogliamo che ogni anno sia diverso da quello precedente, che abbia una proposta musicale speciale e mai scontata”, commenta il direttore artistico del festival Francesco Fodarella. “Da una parte siamo decisi a stupire e dall’altra vogliamo essere una certezza e un punto fermo, con una line up da sempre selezionata con la massima cura. Questa edizione si caratterizza per un cartellone variegato e trasversale, con primizie nazionali di grande valore artistico. Penso agli Altin Gün, ai 47 Soul, e soprattutto a Calypso Rose, una signorina di 78 anni che qui ad Ariano Irpino si esibisce per l’unica data italiana. Non vediamo l’ora di ospitarla come solo gli Irpini sanno fare”.
Ad aprire il festival oggi, l’olandese Mauskovic Dance Band con una giornata a ingresso gratuito. Amsterdam ha forgiato il loro suono unico, che ha le radici in una cumbia dai sapori tropicali a cui si mescolano ritmi afro-caraibici e space disco. A questo aggiungono tocchi elettronici, drum machine e sintetizzatori, creando così un sound estremamente contemporaneo ma ricco delle più svariate influenze culturali. Chiude invece la serata Dj Grissino.
Domani, 16 agosto, sarà la volta della vitale irriverenza dei Dubioza Kolektiv, ovvero i bosniaci più esplosivi in circolazione. Nel loro shaker musicale si infilano i generi più diversi: ritornelli orecchiabili e attitudine punk, influenze indo-pakistane e accenni elettronici. Ne viene fuori un cocktail in perfetto equilibrio fra contemporaneità e tradizione, ironia feroce e impegno politico.Ad anticiparne il concerto, il blues elettronico farcito di chitarre e ironia di Sanseverino et Lionel Suarez Band con il loro ultimo disco “Montreuil/Memphis”; e la psichedelia turca degli Altin Gün, che miscela sapientemente folk, rock e funk con una grande fascinazione per la musica della Turchia degli Anni Settanta.
Il 17 Agosto i 47Soul con il nuovo album “Belfron Promise”. Formatesi in Giordania cinque anni fa, hanno saputo fondere ritmi elettronici e suoni mediorientali alla debka, la musica e danza tradizionale palestinese di strada, unendovi stralci di hip hop e reggae. “Semplicemente impressionanti dal vivo”, per usare le parole del The Guardian; “Da tenere assolutamente sott’occhio”: il giudizio di Rolling Stone Italia. Scrivono e si esibiscono per parlare di libertà, siano questi nuovi stili di danza o l’abbattimento dei check point di frontiera.
Poi i divertenti Soviet Suprem. Nati in Francia ma con l’anima in Russia, il duo composto da John Lénine e Sylvester Staline presenta il nuovo album “Marx Attack”, dove un ironico gipsy punk militante si mescola alle melodie tradizionali russe e all’elettronica per farci rivivere il “sogno balcanico”. A concludere la serata, il dj set del loro conterraneo Omar Emile, direttamente da Radio NOVA. Alle prime luci dell’alba del 18 agosto ci si sposta nella Villa comunale dove, alle 4 del mattino, toccherà agli italo-franco-tunisini Ifriqiyya Electrique: una vera e propria cerimonia adorcista (che punta a favorire l’interazione con le entità positive) per liberarsi dal male attraverso un suono post-industriale contaminato da chitarre ed elettronica. Un rito per arrivare alla guarigione dello spirito attraverso la trance e la possessione, come nelle tradizioni tunisine più ancestrali.
Il programma serale del main stage prevede in scaletta i francesi Lalala Napoli, reinventori della tarantella napoletana ed esploratori di altre melodie tradizionali napoletane. A seguire: l’energia del sestetto italo-portoghese Tony Madeira y Los Impresionantes, pronti a travolgere il pubblico con il loro nu-merengue. Made in Uk arrivano i Gentleman’s Dub Club, gruppo dub ormai abituato a passare dalla sala principale del Fabric di Londra ai più prestigiosi festival internazionali. Presentano live l’ultimo catartico disco “Dubtopia”.
Per l’ultima data di Ariano Folkfestival, un festival nel festival che svelerà un artista dopo l’altro: il 19 agosto sarà una giornata lunghissima che si protrarrà fino a notte fonda con diversi dj dislocati in tutta la città. Protagonista assoluta: Calypso Rose con l’unica data italiana per presentare “So Calypso!”, il suo ultimo album uscito a fine maggio per Because e distribuito da Universal. Oltre venti album e ottocento canzoni all’attivo, ha alle spalle un disco di platino in Francia, il prestigioso Victoires de la Musique (i Grammy francesi) e la nomina “Artista dell’Anno” ai Womex Awards. “La Regina”, l’artista di Trinidad & Tobago, è stata a lungo il simbolo della lotta per i diritti alle donne.
Ad anticiparla, sul palco principale dalle 13 salirà la Bandabardò, una delle live band italiane più vitali; e la dj battle degli spagnoli dj Panko e Lord Sassafrass. Riflettori puntati anche sullo stile club di New York: alla consolle il grande Nickodemus, riferimento della scena tropical clubbing statunitense nonché fondatore dell’etichetta discografica Wonderwheel. Sostenuto dalle percussioni di Nappy G, chiuderà le danze al Folk stage. Come sempre, protagonista di Ariano Folkfestival non sarà solo la musica. Sarà presente l’area camping e Volkszone con gli spazi musicali; la sezione cinema di Cinezone; lo sport con le lezioni di Yoga e i – Racconti di viaggio – con le interviste agli artisti ospitati. Spazio anche a Folkintour, con una proposta di itinerari turistici in tutto il territorio; l’immancabile Aperiworld con gli aperitivi musicali; l’ex Sanazone con aperitivi musicali serali; la Bookzone dedicata alla letteratura; l’immancabile musica elettronica a fine serata, lo spazio Folkart per gli amanti della street art.


Articolo pubblicato il giorno 15 Agosto 2018 - 09:54

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