Rosa Porzio ha lottato per la vita ma alla fine si è arresa. Erano troppo gravi le ferite riportate dopo l’impatto con l’asfalto e un parapetto dopo essere stata travolta lo scorso 3 giugno da un anziano alla guida di un furgoncino sulla strada statale 163 Amalfitana. La donna, 64enne, si è spenta nell’ospedale di Napoli San Giovanni Bosco. La vicenda è attenzionata dalla Procura di Torre Annunziata che ha disposto l’autopsia sul corpo della donna. Molto probabilmente per l’uomo alla guida del furgoncino penderà l’accusa di omicidio colposo o stradale. Il fatto risale a circa due mesi fa quando la donna era sul ciglio della strada. Improvvisamente un furgoncino guidato da un 82enne titolare di una piccola attività commerciale la colpisce scaraventandola contro il muro. La donna poi cade rovinosamente sull’asfalto. Le sue condizioni, apparse gravi sin dal primo momento costrinsero i medici al trasferimento in eliambulanza all’ospedale partenopeo dopo le prime prestate all’ospedale di Sorrento.
I camici bianchi diagnosticarono traumi su tutto il corpo e una serie di ematomi alla testa. La donna per circa due mesi resta in coma fino a morire martedì. L’autista che viaggiava in direzione Positano si fermò appena compreso il danno. L’uomo era titolare di una patente di guida scaduta. In un primo momento scattò la denuncia a piede libero per lesioni gravissime ma adesso la vicenda, con la morte della donna, può cambiare. La scomparsa di Rosa ha destato commozione in tutta la Penisola Sorrentina. La donna, conosciuta, era moglie di un dipendente comunale del Comune di Meta.
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