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Strage del torrente Raganello: tecnici del soccorso alpino risalgono le gole alla ricerca dei dispersi

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“Tecnici del #SoccorsoAlpino specializzati di forra stanno risalendo le Gole del #Raganello per ricercare i dispersi. Seguono aggiornamenti”. E’ quanto si legge in un tweet del Cnsas, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, in merito al disastro avvenuto oggi in Calabria costato la vita a 8 persone. Si temono dispersi. Un mostro d’acqua, improvviso e devastante che ha portato con se’ morte e disperazione. Cosi’ superstiti e soccorritori raccontano quanto e’ accaduto oggi pomeriggio nelle gole del torrente Raganello a Civita, nel Pollino, in provincia di Cosenza. Sono otto al momento i morti accertati – quattro uomini e quattro donne che ancora devono essere identificati – per l’ingrossamento del corso d’acqua che attraversa l’area. Per molte ore incerto il numero dei dispersi, tra i quali si teme la presenza di bambini, in serata e’ giunta la Prefettura di Cosenza a dare un dato ufficiale: cinque. Mentre 23 persone sono state tratte in salvo. “Le ricerche nelle gole del torrente Raganello proseguono: il bilancio è di 8 vittime accertate”, ha spiegato il dirigente della Protezione civile della Regione Calabria Carlo Tansi. Tansi ha spiegato che le ricerche proseguiranno anche nelle prossime ore: “Abbiamo allestito le torri faro per illuminare a giorno la zona, visto che le vittime sono state trovate proiettate a 3 km dal punto d’impatto con l’acqua nelle gole. Sul posto stanno operando circa 70 persone tra Soccorso alpino, Protezione civile regionale e volontari, vigili del fuoco. Stiamo allestendo una unità per l’assistenza psicologica dei familiari dei dispersi”Appena scattato l’allarme sul luogo dl disastro sono arrivati uomini e mezzi della Protezione civile, dei Vigili del fuoco, del Soccorso Alpino del Pollino, dei carabinieri forestali, guardia di finanza. Il centro abitato e’ stato stretto da un cordone. Ed e’ iniziata l’attesa. Una parte degli escursionisti sorpresi dalla piena del torrente sono riusciti a mettersi in salvo su alcuni scogli e a poco a poco sono stati recuperati. Tra di loro anche una bimba in ipotermia che e’ stato portata nell’ospedale di Cosenza con l’eliambulanza. Angoscia e apprensione nella piazza del piccolo comune arbereshe nel cuore del Pollino davanti alla sede della societa’ “Raganello tour” che aveva organizzato un escursione per 15 persone. Le ricerche di quanti ancora mancano all’appello proseguiranno per tutta la notte. Sono arrivate due torri faro che illumineranno a giorno la zona del Ponte del Diavolo, una delle mete piu’ battute dagli escursionisti teatro di questa assurda disgrazia. “Sono circa settanta – ha detto il Capo della Protezione civile della Regione Calabria Carlo Tansi – le unita’ impegnate a setacciare a tappeto l’area interessata da questa immane tragedia. La vera incognita – ha aggiunto – e’ costituita dal numero dei dispersi di cui al momento non si ha piena contezza. Quello che si sa e’ che le Gole a causa dell’acqua caduta copiosamente si sono saturate e hanno scaraventato le vittime anche a tre chilometri di distanza”. “Le ondate di piena nel torrente Raganello ci sono spesso d’inverno, ma non era mai capitato d’estate, quando il torrente e’ molto frequentato dai turisti”, spiega Luca Franzese, responsabile del Soccorso Alpino della Calabria. Oggi, invece, afferma il soccorritore, l’ondata di piena e’ arrivata all’improvviso e il livello del torrente ha raggiunto “i due metri, due metri e mezzo. E – ricorda Franzese – era impossibile accorgersene perche’ in quel tratto non stava nemmeno piovendo”. Terribili le immagini che si sono presentate ai soccorritori. Due ragazze, forse campane, sono state le prime ad essere portate al sicuro. Avevano vestiti lacerati ed erano in forte stato di shock. Anche la bimba in ipotermia e’ stata messa in salvo e portato in ospedale. Il sindaco di Civita ha convocato il Coc in Comune. La notte e’ ancora lunga.


Articolo pubblicato il giorno 20 Agosto 2018 - 22:25

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