Con un provvedimento ‘storico’, il Tribunale di Sorveglianza di Perugia ha concesso la liberazione condizionale a Carmelo Musumeci, condannato all’ergastolo ostativo per reati di criminalita’ organizzata e in carcere dall’ottobre del 1991. Attraverso il suo blog dalla prigione (i testi erano affidati a persone a lui vicine che provvedevano a pubblicarli in rete) e alcuni libri, uno scritto col costituzionalista Andrea Pugiotto, Musumeci e’ diventato la voce degli ‘uomini ombra’, cioe’ i reclusi la cui pena detentiva coincide con la durate della vita e una data che non lascia speranze: 31/12/99999. A dare notizia della scarcerazione e’ lo stesso Musumeci sul suo profilo Facebook: “L’altro ieri – il suo post di poche ore fa – ho ricevuto una di quelle telefonate che ti cambiano la vita. Il numero era quello del carcere di Perugia. Mi avvisano di rientrare in carcere perche’ devo essere scarcerato”. Maria Brucale, avvocato ed esponente dell’associazione ‘Nessuno tocchi Caino’ spiega la portata del provvedimento firmato dai giudici umbri: “Non mi risultano altre casi di liberazione condizionale concessi a ergastolani ostativi. Musumeci godeva gia’ della semiliberta’ da due anni, dopo che i giudici avevano riconosciuto l'”inesigibilita’ della collaborazione’. E’ una notizia meravigliosa, un grido di speranza nel buio”. Gli ergastolano ostativi, a differenza di quelli comuni, non hanno diritto a benefici penitenziari in assenza di una “condotta collaborante” con la giustizia, salvo i casi, rari, in cui venga riconosciuta l”inesigibilita’ della collaborazione’. Musumeci durante il periodo di semiliberta’ lavorava di giorno in una casa famiglia di don Oreste Benzi e di notte faceva rientro in carcere. Ora, con la decisione dei giudici non dovra’ invece far rientro dietro le sbarre, ovviamente rispettando le prescrizioni imposte. L’ex boss della Versilia, 63 anni, entrato in carcere con la licenza elementare ne esce con due lauree, una in Legge e l’altra in Sociologia. Tra le sue opere anche ‘L’urlo di un uomo ombra’. Nei giorni scorsi, ha scritto una lettera sul tema del carcere al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, pubblicata anche dal blog di Beppe Grillo. “Non si puo’ educare una persona tenendola all’inferno per decenni – le parole di Musumeci – senza dirle quando finira’ la sua pena. Lasciandola in questa situazione di sospensione e d’inerzia la si distrugge e dopo un simile trattamento anche il peggior assassino si sentira’ ‘innocente'”.
Articolo pubblicato il giorno 16 Agosto 2018 - 18:30