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Armi storiche, monete, libri antichi, medaglie commemorative: sono i beni riconsegnati oggi al Museo Filangieri dal Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Napoli. Sono opere rubate tra il 1990 e il 2000, recuperate a seguito di attivita’ investigative condotte negli anni scorsi. “Il recupero e’ legato a due diverse attivita’ investigative – dice il comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, capitano Giampaolo Brasili – la prima e’ del 2013, la seconda del 2017”. “Nel 2013 – ha spiegato – a seguito di una perquisizione, abbiamo rinvenuto degli oggetti che potevano essere quelli del museo Filangieri. Da accertamenti alla banca dati sono risultati essere loro”. “Nel 2017 – ha aggiunto – a seguito di una perquisizione, delegata dalla Procura di un altro territorio per la ricerca di beni librarie, abbiamo rinvenuto anche ulteriori oggetti che, sempre da accertamenti in banca dati, sono sempre quelli del museo Filangieri”. Questa seconda attivita’ di indagine, come ha precisato il capitano, “riguardava beni archivistici e librari, ma non ci siamo fermati a questo, siamo andati oltre, accertando cosi’ l’ulteriore possesso di beni”. In merito alla eventualita’ che possano essere furti su commissione, Brasili ha evidenziato che “la nostra esperienza ci fa pensare che si’, c’e’ una connessione, ma se non c’e’ una commissione c’e’ in ogni caso un interesse per certi beni”. “I ladri non sono occasionali, ma hanno comunque un loro mercato di riferimento – ha concluso – quello dei ricettatori che noi definiamo ‘di primo livello’ che tengono le opere per pochissimo tempo per poi essere venduti agli appassionati, acquirenti finali, che sono in ogni caso dei ricettatori”.
Articolo pubblicato il giorno 8 Agosto 2018 - 15:17