Un tris per scacciare i fantasmi di Liverpool. Il 3-1 di ieri contro il Borussia Dortmund in Svizzera ha sicuramente riportato entusiasmo in casa Napoli, una vittoria importante soprattutto dal punto di vista del gioco espresso più che del risultato in sé, visto che sempre di un test match estivo si tratta. Ma si sa, perdere non fa piacere a nessuno, e quel 5-0 incassato sabato scorso dal Liverpool avrebbe potuto creare più di un malumore nel gruppo azzurro, che invece ieri ha saputo reagire con carattere e personalità alla batosta di Anfield, ritrovando parte delle certezze viste durante il ritiro di Dimaro.DIFESA SOLIDA – A cominciare dal reparto difensivo, punto di forza del Napoli versione ‘sarriana’: Karnezis ha ritrovato fiducia ed è stato decisivo in un paio di interventi, Hysaj e soprattutto Mario Rui hanno ripreso a spingere con continuità, ma è soprattutto la coppia Chiriches-Maksimovic ad aver funzionato quasi alla perfezione; il primo ha mostrato grande senso della posizione e tranquillità nell’impostazione del gioco da dietro, il secondo si è distinto per personalità e forza fisica, ed è stato anche autore del momentaneo 2-0 con un imperioso stacco di testa su corner di Verdi. Il tutto in attesa del miglior Albiol, del ritorno di Ghoulam e in attesa di vedere all’opera il terzino Malcuit, da oggi ufficialmente un nuovo giocatore del Napoli.MEDIANA FISICA – Buone indicazioni sono arrivate anche dal trio Diawara-Rog-Allan, un mix di ‘garra’, atletismo e qualità: il regista guineano deve ancora crescere nel gioco in verticale, ma è sicuramente più a suo agio davanti la difesa rispetto ad Hamsik, a volte compassato e poco reattivo nel far ripartire l’azione. Bene anche Allan, che non molla mai un contrasto, e soprattutto Rog, che da mezzala ringhia le caviglie degli avversari e non disdegna qualche sortita offensiva. L’esperimento potrebbe anche essere riproposto col Wolfsburg, magari con il ritorno di Fabian Ruiz (tra i migliori a Dimaro, ma negativo col Liverpool) e lasciando un piccolo spezzone di gara a Zielinski, in ripresa dopo l’infortunio alla caviglia.MILIK C’È – In attacco nessun dubbio su quale sia la notizia più lieta per Ancelotti e per i tifosi: il ritorno al gol di Arek Milik. Una rete non banale quella del bomber polacco, un sinistro a giro di pregevole fattura che ha spazzato via (almeno per qualche giorno) i dubbi sulle sue condizioni e i rumours sull’acquisto di una punta. Segnali positivi anche dalle corsie esterne con il folletto Ounas sempre più nel vivo del gioco, Verdi che sembra ormai un veterano e si è adattato alla perfezione agli schemi di Ancelotti, Insigne in crescita di condizione e Callejon solita garanzia di quantità e qualità, come dimostra lo splendido sinistro con cui chiude la pratica allo scadere. Dal Liverpool al Borussia sono passati solo tre giorni e i passi in avanti ci sono stati, ma se prima non bisognava abbattersi ora non bisogna esaltarsi.
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