Napoli. Si chiama Giorgio Landolfi ed è un appassionato di arti marziali il ragazzo arrestato per aver aggredito e ridotto in fin di vita per alcuni giorni Gennaro Schiano, la guardia giurata di 64 anni vittima di una lite per futili motivi. Aveva da pochi giorni compiuto 18 anni la sera dell’8 maggio scorso quando si sfiorò la tragedia. E’ incensurato e abita a Pianura ma ha un carattere litigioso e sul suo profilo Facebook ha molti video che lo ritraggono mentre si allena nella sua specialita’, i calci volanti e le ginocchiate nel kick boxing. E proprio con una ginocchiata sferrata in pieno viso ha mandato in coma il vigilantes che dopo una settimana in rianimazione all’ospedale Cardarelli di Napoli e due interventi e’ riuscito, a fatica, a riprendersi ed e’ ancora in cura con specialisti neurochirurghi per cercare di recuperare il prima possibile. Il ragazzo deve rispondere di lesioni gravissime e aggravate dall’accanimento. Anche quando Schiano e’ caduto a terra tramortito dalla ginocchiata, infatti, lui ha continuato a picchiarlo. Il gip Roberta Attena del tribunale di Napoli ha confermato la ricostruzione della Squadra Mobile di Napoli che grazie alle telecamere in due mesi ha chiuso il cerchio e gli ha concesso gli arresti domiciliari per la sua incesuratezza e perche’ ha meno di 21 anni. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, l’8 maggio scorso ha aggredito una guardia giurata che era rientrata dal lavoro con un convoglio della Circumflegrea. Il vigilantes, appena fuori dalla stazione Trencia, era stato colpito con una ginocchiata alla testa che lo ha fatto rovinare violentemente a terra per poi sbattere con la nuca sul marciapiede. Apparentemente, nonostante il sangue copioso sul viso, non sembrava in gravi condizioni e i medici dell’ospedale San Paolo, dopo averlo medicato, lo dimettevano con una prognosi di sette giorni. A casa, l’uomo, poco piu’ che 60enne, aveva incominciato avvertire forti dolori alla testa, e una ecchimosi alla nuca sembrava crescere a vista d’occhio. I familiari lo hanno portato subito all’ospedale Cardarelli, dove l’uomo e’ stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza per ridurre una forte emorragia celebrale che lo ha portato in uno stato comatoso per lungo tempo. Tra la guardia giurata e il ragazzo c’era stata una lite a bordo del treno legata allo spostamento di una borsa da un sedile all’altro. Il diverbio era proseguito fino all’esterno della stazione, e si era concluso con la violenta aggressione. All’indagine, estremamente complessa, hanno contribuito le immagini di video sorveglianza, dichiarazioni di testimoni oculari e riscontri.
Articolo pubblicato il giorno 5 Agosto 2018 - 07:10