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Napoli, ‘picchiato da persone di San Giovanni’: il titolare dello Shabby Caffè aggredito in via Pessina

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Napoli.”Chi mi ha picchiato veniva da San Giovanni a Teduccio, conosco quelle persone anche se solo di vista”.Ennesimo capitolo dello scotro tra i clan Rinaldi e Mazzarella della zona orientale di Napoli che ha interessato ancora una volta il centro città e il bar Shabby. Questa volta la vittima è Salvatore Bonavolta, uno dei proprietari. Il 32enne è stato picchiato selvaggiamente l’altro pomeriggio in via Pessina mentre usciva dallo studio del suo avvocato. E’ stato circondati da una decina di persone arrivati alle sue spalle in sella a moto. Lo hanno preso a calci e pugni e ingiuriato e poi si sono dileguati. Bonavolta ha dovuto far ricorso alle cure dei medici del Loreto mare da dove però si è allontanato volontariamente firmando le dimissioni. Le indagini condotte dalla polizia sono tutte orientate alla lotta tra i clan Mazzarella e Rinaldi. Anche se Salvatore Bonavolta non risulta affiliato ne ha precedenti è il fratello di Mariano finito agli arresti domiciliari con il figlio Luigi per un traffico di droga per conto del clan Mazzarella. I due furono arrestati insieme con altre 15 persone del clan Mazzarella il 18 luglio scorso. Sono ai domiciliari in attesa delle decisioni del Riesame previste per fine settimana. Lo Shabby caffè di cui è co proprietario Salvatore Bonavolta, picchiato l’altro pomeriggio, è dal mese di novembre che è salito alla ribalta delle cronache. Prima una bomba nella notte tra il 9 e il 10 novembre in via Pessina. L’esplosione si udi’ in tutti i vicoli del Cavone, quartiere popolare nel cuore di Napoli, a poche decine di metri dall’ingresso del Museo Archeologico Nazionale. Un ordigno artigianale che era stato posizionato davanti la vetrina dello Shabby Caffe’, un locale tutto bianco da poco ristrutturato che venne pesantemente danneggiato dall’esplosione. Sette mesi dopo e precisamente la notte del 17 giugno, un’altro attentato nella notte, questa volta in via Toledo, dove c’era un’altra sede del locale, e anche qui un’ordigno fu fatto deflagrare. Fiamme interessarono anche l’edificio sovrastante, creando panico tra i residenti. Solo per un caso fortuito un ragazzino che stava passando non rimase coinvolto nello scoppio così come alcuni turisti che erano seduti sul marciapiede di fronte  davanti a un altro bar. E ora terza punta con l’aggressione a Salvatore. All’uomo sono stati portati via anche 4 mila euro che aveva in contanti in tasca e il motorino. Ma per gli inquirenti si è trattato di una finta rapina. Le motivazioni dell’aggressione sarebbero ben altre.


Articolo pubblicato il giorno 2 Agosto 2018 - 11:59

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