Napoli. Una ‘stesa’ mentre i poliziotti intervengono per un furto di uno scooter. Poi l’inseguimento, durante il quale i malviventi, che avevano esploso i colpi in aria, sparano anche contro gli agenti- Per risalire all’identita’ di chi ha sparato sono in corso acquisizioni di immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Ma la svolta potrebbe arrivare dalle impronte che i due pistoleri hanno lasciato sulla moto rubata. Se si tratta di personaggi con precedenti penali la polizia arriverà alla loro identificazione in breve tempo. Il fatto e’ accaduto questa notte nel quartiere di Ponticelli. Agenti erano in via delle Metamorfosi, angolo via Decio Mura, perche’ intervenuti in un caso di furto di scooter; il mezzo era stato portato via da ignoti in via Reggia di Portici, ma il padre del ragazzo che l’ha in uso, e che e’ intestatario del motorino, tramite un app del sistema di sicurezza l’aveva localizzato in quella zona. Due persone a volto scoperto e vestite di scuro in sellaun Honda Sh di colore grigio, vedendo i poliziotti, hanno esploso due colpi di pistola in aria e poi sono fuggite verso via delle Metamorfosi. Ne e’ nato un inseguimento fino al rione Galeazzi, dove i due hanno abbandonato il ciclomotore (poi risultato intestato a un incensurato,) e hanno proseguito a piedi, sparando di nuovo contro gli agenti che hanno risposto al fuoco. Uno dei poliziotti pero’ e’ caduto, e l’altro si e’ fermato per aiutarlo. Cosi’ i due aggressori si sono dileguati. La polizia scientifica, intervenuta sul posto, ha rinvenuto e sequestrato 3 bossoli calibro 9×21 e 1 bossolo 9×19 parabellum. Il veicolo abbandonato e’ stato sottoposto a sequestro.
“Se qualcuno avesse avuto dubbi sulla ferocia criminale di chi fa le stese ora ha avuto la conferma che non sono ‘bravate’ ma una dimostrazione di forza dei camorristi”. Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “il fatto che i due uomini che stavano facendo una stesa a Ponticelli abbiano dato il via a un conflitto a fuoco con la polizia è la conferma che siamo davanti a veri criminali ed è necessario non ‘abituarsi’ alle stese, ma segnalarle sempre alle forze dell’ordine”. “Purtroppo abbiamo diverse segnalazioni di stese che non vengono denunciate alle forze dell’ordine e questo non fa altro che alimentare la sensazione che, in certe zone della città, non ci sia possibilità di riscattarsi dal controllo della camorra”, ha continuato Borrelli, per il quale “nella lotta contro i clan è fondamentale la partecipazione dei cittadini che devono aiutare forze dell’ordine e magistrati ad avere sempre un quadro completo della geografia criminale e delle azioni messe in campo per esercitare il controllo sul territorio, in attesa di interventi significativi da parte del ministro Salvini che sembra non abbia ancora capito la necessità di interventi forti contro la camorra. Fino ad oggi su questo fronte non si registra nessun passo avanti, anzi la situazione sta addirittura peggiorando”.
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