E’ un centrocampo in bilico tra vecchie certezze e nuove dimensioni quello su cui sta puntando Carlo Ancelotti per l’avvio di stagione del suo Napoli. Dalla trasferta di Roma, Carletto ha tratto una prima sicurezza: Allan. Il brasiliano e’ al quarto anno nella sua veste di motore imprescindibile per il Napoli; arrivo’ con Maurizio Sarri che gli fece superare qualche momento di ambientamento ai massimi livelli per poi elevarlo a massimo equilibratore del suo centrocampo dedito al palleggio. Lui, il brasiliano si e’ fatto trovare subito pronto all’avvio della stagione, dimostrando di aver raggiunto la piena maturita’ rispetto alle scorse annate, quando aveva bisogno di qualche settimana per carburare a pieno regime. Questa volta lui e il resto della squadra hanno avuto bisogno di una mezzora, come ha ammesso lo stesso brasiliano nella tarda serata dell’Olimpico: “Prima del loro gol siamo stati blandi nel girare la palla e nel pressing – ha detto – ma dopo abbiamo fatto quello che ha chiesto il mister. Nell’intervallo Ancelotti ci ha chiesto di giocare in modo piu’ veloce e giocare la palla in due tocchi per trovare spazi”. Otto palle recuperate, l’analisi del sito della Lega Calcio sulla prestazione di Allan, una diga che fa il paio con Koulibaly che nel match contro i biancazzurri ne ha recuperate 9. E’ proprio Allan, quindi, il primo baluardo davanti alla difesa azzurra, in attesa che Hamsik si cali completamente nel nuovo ruolo. Lo slovacco a Roma non ha stupito ne’ in impostazione, ne’ in copertura, dimostrando che il percorso per interpretare al meglio il ruolo di regista e’ ancora lungo, come del resto richiede una trasformazione cosi’ profonda per una mezzala. Sabato, contro il Milan, Ancelotti gli dara’ ancora la maglia da titolare, pronto a mandare dentro Diawara se le cose dovessero mettersi bene e il Napoli avesse bisogno di maggiore copertura. A sinistra, invece, l’altra certezza e’ Zielinski che ha dimostrato grande verve contro la Lazio, sfiorando anche il gol con una gran botta che si e’ stampata sulla traversa, in un’azione che interpreta al meglio i diktat di Ancelotti, che vuole gli esterni molto pronti ad accentrarsi e tirare. Il terzetto titolare per ora e’ questo, ma le alternative di qualita’ non mancano, da Diawara a Fabian Ruiz e Rog.
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