E’ finita quasi con un risultato tennistico. Mentre De Laurentiis si diverte, beato a lui, a parlare di tutto e di tutti, il Napoli le busca di brutto contro il Liverpool, vice campione d’Europa, più avanti nella preparazione ma soprattutto più avanti in identità e testa. Male l’arbitro e malissimo Karnezis. Scritto questo, resta la serata nera da digerire e analizzare. La squadra di Ancelotti nel primo tempo ha tenuto botta, restando nonostante tutto in partita. Nella ripresa è frenata, i cambi hanno accentuato il divario di giornata con la squadra di Klopp. Si parte così: Karnezis; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Luperto; Allan, Hamsik, Fabian Ruiz; Callejon, Milik, Insigne. Insomma tra il portiere, Ghoulam e Mertens è la squadra base. Milner segna già al 4′: devastante Salah a destra, Mane poi pesca Milner dal limite che col sinistro la mette all’angolo. Raddoppia al 9′ Wijnaldum: errore di Karnezis in uscita con una sola mano, un gioco da ragazzo per il centrocampista segnare di testa a porta vuota. Insigne prova a rimediare mentre il gol numero 3 inglese, di Firmino, è annullato per fuorigioco. Al 43′ è annullato un gol di Callejon, buono per tutti ma non per arbitro e assistente. Liverpool a segno al 57′ per la terza volta: marca Salah. Escono Milik, Hamsik, Callejon, Fabian, Insigne e Albiol per Inglese, Diawara, Verdi, Rog, Ounas e Maksimovic. Napoli inguardabile, praterie in difesa: Origi tira, Karnezis para goffamente, centralmente, e Sturridge realizza senza problemi. Il portiere ex Udinese va in bambola completa: incassa in malo modo il quinto gol da Moreno. Può bastare. Anzi è troppo.
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Articolo pubblicato il giorno 4 Agosto 2018 - 20:59