Ciro Buonajuto, primo cittadino di Ercolano, ha firmato un’ordinanza per regolamentare l’affissione selvaggia dei manifesti funebri. Fin qui niente di strano. L’intenzione è quella di mantenere, attraverso un provvedimento, la città pulita. Un’azione prevedibile se si pensa che per l’arrivo di Maria Elena Boschi furono fatti sparire quasi tutti i manifesti funebri. Il Comune, quindi, regolamenta i decessi in attesa dell’installazione di nuovi cartelloni per l’affissione. Una situazione che non lascia spazio alla libera interpretazione: i cittadini ercolanesi devono morire in numero non superiore alle 25 unità, almeno fino a quando non saranno allocati gli spazi idonei per l’affissione. In tal caso, forse, il numero dei decessi previsti dall’ordinanza potrebbe sensibilmente aumentare. Totò e la sua livella, è il caso di dire, si staranno rivoltando nella tomba,
Secondo l’amministrazione di Ercolano la commemorazione dei defunti deve essere disciplinata: “Occorre adottare i dovuti provvedimenti al fine di procedere a una più efficiente distribuzione dei suddetti spazi e di consentire ai cittadini di fruire in modo più razionale del servizio affissioni funebri, anche attraverso una riduzione del numero e delle dimensioni dei manifesti per gli annunci funebri”, si legge nell’ordinanza. Le pompe funebri di fatto devono rispettare delle regole in materia di affisione: “Il numero di manifesti funebri di ogni tipo, compresi quelli per i ringraziamenti, i trigesimi e gli anniversari non deve superare le dimensioni di 35 centimetri x 50 centimetri per un numero massimo di 25. Ogni impresa funebre incaricata del servizio, deve affiggere tali manifesti in prossimità del domicilio del defunto e in parte sul territorio comunale negli appositi impianti esistenti e rimossi improrogabilmente entro e non oltre le 48 ore dal l’affissione; se dovessero emergere situazioni in contrasto con quanto previsto con il presente avviso si procederà a denuncia penale”. Alla posizione del sindaco fa da eco quella dell’assessore Gianpiero Perna con delega al cimitero: “Questa è un’azione dovuta, mirata soprattutto a garantire un adeguato decoro urbano, perché le pompe funebri esagerano. In ogni caso, questa ordinanza va rispettata e chi dovesse essere sorpreso a trasgredire andrà incontro a sanzioni. Stiamo lavorando già da mesi per individuare una soluzione e per garantire un adeguato numero di stalli per le affissioni di manifesti funebri e non: già durante la previsione del bilancio abbiamo destinato un fondo per l’acquisto e l’installazione di nuove postazioni da mettere in città: entro settembre ci sarà la possibilità di regolamentare al meglio l’affissione dei manifesti funebri”.
Ladro seriale, evade dai domiciliari e commette altri tre furti. Utilizza gli arresti in casa… Leggi tutto
Napoli. Già in passato si era reso responsabile di atti persecutori nei confronti della sua… Leggi tutto
Nel contesto dello sciopero nazionale della scuola, Anief ha manifestato a Roma accompagnata dai precari… Leggi tutto
Casavatore. Stamani 15 novembre si e' svolto, in municipio, la cerimonia di consegna delle borse… Leggi tutto
San Giorgio a Cremano. Inaugurato ufficialmente il cantiere dell’ ex area Morgese in via Manzoni,… Leggi tutto
Lunedì 18 novembre prende il via la nona edizione di Quartieri di Vita. Life infected… Leggi tutto