Accusa di peculato e conti correnti sequestrati per nove, al momento, albergatori di Forio che compaiono nella lista nera della Procura e della Guardia di Finanza per aver sottratto, tra il 2014 e il 2017, alle casse dell’erario circa duecentocinquantamila euro derivanti dal pagamento della tassa di soggiorno.
Si tratta di un reato penale quello che avrebbero commesso gli indagati e, nella qualità di agenti contabili in nome e per conto dell’Agenzia delle Entrate, saranno giudicati non come privati cittadini ma come pubblici ufficiali.
Gli accertamenti sono andati avanti per più di un anno e i provvedimenti cautelari allungano la lista di quanti, sull’isola, già in anni precedenti avevano omesso di trasferire l’incasso derivante dalla tassa di soggiorno alle tesorerie comunali.
Gran parte degli indagati sono gli stessi legali rappresentanti di alberghi del gruppo Cast Hotels e, oltre gli importi contestati, c’è da precisare che secondo l’interpretazione giurisprudenziale corrente, ad ogni singola riscossione della tassa di soggiorno scatta il reato. I nomi resi pubblici dalla Procura sono quelli di Salvatore di Carlo, Aatloukalova Zdenka, Balestriere Gabriele, William Shaun e Michael Desmond, Salvatore Calise, Bartolomeo Regine, Giovanni Economico, Giovanni Castiglione e Castiglione Aniello. Gli accertamenti della Guardia di Finanza sono stati condotti in collaborazione con il personale dell’ufficio Tributi del Comune di Forio, che ha dovuto calcolare, a fronte delle presenze registrate negli alberghi, gli importi sottratti all’Erario.
Articolo pubblicato il giorno 25 Agosto 2018 - 12:00