Si e’ svolta ieri al Ministero della salute la audizione dei sindacati sulla carenza dei medici.Lo Smi ha sottolineato dati alla mano che esistono circa 7600 contratti di sostituti su tutto il territorio Nazionale per la ex guardia medica coperti da oltre 10 anni da medici che devono essere stabilizzati per evitare che vadano in pensione a 70 anni da precari, di questi la maggior parte in Campania e Sicilia.Si e’ visto che il problema riguarda maggiormente gli ospedalieri e gli specialisti.Per quanto riguarda la medicina generale e’ necessario sottolineare che non esiste una situazione unica su tutto il territorio Nazionale ed e’ per questo che i dati si differenziano da Regione a Regione questo il commento di Ernesto Esposito Segretario Smi alla Asl Napoli 1 centro.”In Campania- dichiara Esposito- abbiamo elaborato come medici di continuità assitenziale in sinergia con i colleghi di altre regioni tra cui la Sicilia la tabella di seguito allegata che partendo dai dati pubblicati da fonte fnomceo nel 2017 ha rielaborato gli stessi con riferimento ad altri parametri tra cui la densitaà abitativa.
E’ evidente che la Campania risulta essere la Regione con la maggiore densità abitativa Nazionale parametrata sulla popolazione residente, a cui si deve aggiungere la popolazione turistica o comunque presente sul territorio e non residente anagraficamente ma che comunque necessita di assistenza sanitaria.Dati alla mano quindi anticipiamo che per quanto riguarda la medicina generale che include oltre ai medici di famiglia anche la continuità assistenziale(ex guardia medica) ed il 118 medici convenzionati i dati finali che giungeranno al Ministero saranno molto diversi da regione a regione.
In Campania esiste un esercito di medici ultraquarantenni che lavorano da oltre 10 anni come sostituti precari nella continuità assistenziale e nel 118 in attesa di stabilizzazione o di assegnazione carenza di medicina di base.
La Regione infine -dichiara Esposito-per il prossimo anno non riuscendo a lavorare in tempi brevi le graduatorie di assegnazione viste le migliaia di domande da elaborare addirittura sta ipotizzando un eventuale modello che prevederebbe la chiamata alla assegnazioni a gruppi di alcune decine di medici tanto per consentire un più rapido svolgimento delle assegnazioni in quanto esistono oltre alle difficolta’ di lavorazione per il personale anche difficoltà logistiche visto l’elevato numero di medici in attesa ed inseriti in graduatoria Regionale”.
Articolo pubblicato il giorno 31 Agosto 2018 - 08:28