Non vogliono perderlo i mafiosi il “vizietto” di mettersi in evidenza durante le manifestazioni religiose per dimostrare il loro “potere” alle comunita’ su cui pretendono di esercitare il proprio dominio. Era gia’ accaduto tante volte, in passato, in Calabria, provocando la reazione immediata delle autorita’ ecclesiastiche. Ed e’ successo stamattina anche a Zungri, piccolo centro del vibonese, dove quella che doveva essere una domenica di festa si e’ trasformata in qualcosa di diverso. Nel corso della processione del quadro della “Madonna della Neve” si e’ reso necessario, infatti, un blitz dei carabinieri dopo che i militari avevano notato che il presunto boss della ‘ndrangheta, Giuseppe Antonio Accorinti, di 59 anni, si era introdotto tra i portatori della sacra effigie. L’intervento dei militari ha determinato l’interruzione, sia pure per pochi minuti, della processione, tra lo stupore generale, mentre Accorinti e’ riuscito a dileguarsi tra la folla. I componenti del comitato della festa, a quel punto, sono stati condotti dai carabinieri in caserma per essere identificati e consentire una ricostruzione dei fatti il piu’ possibile dettagliata. I militari, per avere un quadro il piu’ possibile ampio di quanto e’ accaduto, hanno anche sentito il parroco, don Giuseppe La Rosa. Giuseppe Accorinti, che attualmente non ha alcun conto in sospeso con la giustizia ed e’ quindi un uomo libero, dopo essersi introdotto per un breve lasso di tempo tra i portatori della “Madonna della Neve”, e’ riuscito a fare appena pochi metri prima del tempestivo intervento dei carabinieri impegnati nel servizio d’ordine che avevano notato la sua presenza e lo tenevano d’occhio. I militari hanno cosi’ bloccato la processione, che si e’ interrotta soltanto per il tempo necessario perche’ i carabinieri della caserma di Zungri, ai quali si erano aggiunti nel frattempo, come rinforzo, quelli della Compagnia di Tropea, al comando del maggiore Dario Soli’to, svolgessero i loro accertamenti. Conclusi i quali e’ stata autorizzata la ripresa della processione. Anche perche’ sono stati tanti i fedeli, una volta che Accorinti si era allontanato, a chiedere che tutto potesse riprendere regolarmente. E cosi’ e’ stato. I carabinieri, a conclusione dei loro accertamenti, hanno redatto un’informativa che sara’ inviata alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia. “E’ certamente un fatto increscioso”, ha commentato il vescovo di Mileto, mons.Luigi Renzo. “Si e’ verificata – ha aggiunto – qualche falla nello svolgimento della manifestazione. Purtroppo, accade a volte che circostanze di questo tipo non possano essere previste nell’immediatezza, ma nel momento in cui si verificano occorre intervenire con risolutezza, com’e’ avvenuto in questa occasione, per consentire il normale svolgimento della processione”.
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