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Ferragosto, vince il menù tradizionale e così il ‘sartù’ diventa ‘take away’

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Al mare, in montagna o in campagna, purchè si rispettino le tradizioni. Punto fermo del ferragosto degli italiani è il menù che, per la maggior parte, deve essere legato alla tradizione regionale. Sei italiani su dieci, circa il 57% trascorreranno la giornata fuori casa. Il picco delle presenze quest’anno si registra in campagna con 23mila aziende agrituristiche che offrono, sul territorio, più di 245mila posti letto e quasi 450mila coperti. Salda in cima alle preferenze degli italiani la grigliate all’aria aperta, quest’anno a rischio per il maltempo. La maggioranza assoluta preferisce quelle a base di carne, al 52%, il 28% quelle miste, il 16% quelle di pesce mentre rimane marginale la percentuale dei vegetariani. I primi piatti non passano mai di moda. Nonostante le alte temperature attese di consueto a Ferragosto, salvo meteo impazzito, in quasi tutto il Sud della Penisola il simbolo della festa dell’Assunzione di Maria è la pasta al forno, declinata in diversi modi. In Campania tipici sono gli zitoni di Ferragosto, pasta fresca con sugo, pomodori secchi e capperi. La variante calabrese, passata in forno, prevede l’aggiunta di polpette, uova sode, salsiccia e formaggio. Altri due classici della cucina campana, proposti anche in versione take-away in spiaggia, sono il sartù di riso e la frittata di maccheroni. Entrambi piatti unico, ricordano delle torte, di riso il primo, condito a piacere con ragù o bianco, e di spaghetti il secondo. In Umbria invece, primeggiano gli gnocchi al sugo di papera, storicamente legati mietitura svolta in questo periodo. Tra i secondi, il pollo va per la maggiore. Immancabile quello con i peperoni, tipico della capitale, seguito dal galletto ripieno pugliese e dal piccione arrosto in Toscana. Per quanto riguarda i dolci, in Sicilia il fine pasto tipico è il gelo di melone, al cucchiaio e a base di anguria. In Piemonte invece, sono i Margheritini di Stresa, i biscotti creati in onore della principessa Margherita di Savoia, alla quale erano stati offerti in occasione della sua prima comunione. Massima attenzione per la qualità e il made in Italy. Sia da parte dei consumatori, che la ricercano sempre più nei prodotti scelti, che da parte dello Stato. Ma occhio anche alla sicurezza dei prodotti su cui vigilano le forze dell’ordine anche in questi giorni di vacanze. Nell’ultima settimana tra Salerno Roma e Messina i carabinieri per la Tutela Agroalimentare, Re.T.A., hanno sequestrato, per assenza di rintracciabilità, 205 kg tra prodotti da forno, carne, pesce e pasta. Fra Napoli, Salerno e di Potenza, 30 kg di mozzarella e ricotta, 55 kg di ortofrutta, 50 kg di prodotti di carne congelati, un quintale fra prodotti caseari e salumi e 400 litri di olio. A Parma, una società di Treviso, che pubblicizzava sul proprio sito web mozzarella e ricotta di origine vegetale, è stata multata per 6mila euro. In totale sono state elevate sanzioni per 51.500 euro.


Articolo pubblicato il giorno 14 Agosto 2018 - 08:53

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