Una famiglia macedone di etnia albanese da tempo residente a Sacile in provincia di Pordenone composta da padre, madre e figlia adolescente e’ stata sterminata nel sonno a colpi di pistola nell’abitazione natale a Debar, piccolo centro della Macedonia al confine con l’Albania dove era tornata in occasione di un matrimonio. Lo riporta il quotidiano Messaggero Veneto, secondo il quale la strage sarebbe avvenuta il 27 agosto scorso. La famiglia avrebbe almeno un’altra figlia, piu’ grande, che era rimasta in Italia.
Le vittime sono Amid Pocesta, di 55 anni, la moglie Nazmije, 53 anni, e la figlia Anila, di 14 anni, trovate senza vite nelle rispettive camere da letto da un parente, preoccupato perche’ non riusciva a mettersi in contatto con loro. Secondo quanto riporta il Messaggero Veneto, la coppia era fuggita durante la guerra e aveva raggiunto l’Italia dove Amid lavorava come operaio e Nazmije, seppur laureata in chimica, lavorava come domestica. Alcuni media locali ritengono che le indagini della polizia sarebbero concentrate sulla cerchia dei familiari e che sarebbe gia’ state compiute varie perquisizioni. In particolare, la polizia starebbe cercando un parente stretto della famiglia con il quale i Pocesta avrebbero avuto una lite per questioni di confini di proprieta’ e che sarebbe scomparso.
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