“E’ finita la pacchia! Tornano all’anagrafe mamma e papa’!” e’ la scritta che campeggia su un cartello luminoso del Comune di Prevalle, nel Bresciano. La notizia, riportata da Il Giornale di Brescia, ha scatenato l’immediata reazione di Orlando Comitato territoriale Arcigay Brescia, che su Facebook ha scritto “Il sindaco no gender di Prevalle colpisce ancora”. Gia’ due anni fa il sindaco leghista aveva fatto scrivere sui pannelli luminosi del paese: “L’amministrazione comunale e’ contraria all’ideologia gender” e dallo scorso anno, non senza polemiche, gli uffici del Comune di Prevalle ospitano uno sportello ‘no gender’. Nel settembre 2017 Ziglioli si era rifiutato di celebrare l’unione civile omosessuale tra due 40enni del paese. “Fosse per me il matrimonio gay non si farebbe” aveva detto il sindaco, e le nozze erano state celebrate dall’assessore Desiree Maccarinelli. Secondo il componente del direttivo di Orlando Comitato territoriale Arcigay Brescia, Luca Trentini, “Ziglioli evidentemente non ha niente di meglio da fare che dedicarsi alla caccia alle streghe. Per questo ha creato il mostro battezzato ‘gender’, alimentando un’ossessione tutta sua che con ogni probabilita’ e’ motivata da una radicata omofobia. La cosa piu’ grave e’ che utilizza uno strumento di informazione ufficiale del Comune, ovvero quello che dovrebbe essere un servizio al cittadino, per la sua propaganda”.
Articolo pubblicato il giorno 26 Agosto 2018 - 20:44