Castellammare di Stabia avrà il suo museo archeologico e verrà intitolato a Libero d’Orsi il preside che nel 1960 aprì il primo Antiquarium stabiano e che riportò alla luce le tracce della stabia romana e preromana. Entro il 2019 dovrà essere allestito il museo che sarà ospitato dalla reggia Borbonica di Quisisana. Nella giornata di ieri, durante il primo consiglio comunale dell’era Cimmino, è stata approvata all’unanimità la delibera con la quale si approvava un “accordo di valorizzazione tra il Comune di Castellammare di Stabia e il parco archeologico di Pompei finalizzato alla istituzione del museo archeologico e della sede della Scuola dei beni e delle attività culturali e del turismo oltre all’istituzione del museo civico delle arti e della storia”. Una storia che dura da anni e che sembrava non avere mai fine ed invece, salvo imprevisti, stiamo alle battute finali. “È stato approvato all’unanimità in consiglio comunale l’accordo di valorizzazione tra Comune di Castellammare di Stabia e Parco Archeologico di Pompei per la realizzazione del museo archeologico e della scuola di formazione all’interno della Reggia di Quisisana – dichiara il primo cittadino Cimmino – Partiamo con il piede giusto con un provvedimento mirato a valorizzare la storia e la cultura di Castellammare. La Reggia di Quisisana si accinge pertanto ad ospitare i reperti dell’antica Stabiae, che saranno traslati dall’Antiquarium, chiuso al pubblico dal 1997. – prosegue Cimmino – L’obiettivo dell’amministrazione consiste nel rigenerare il turismo culturale a Castellammare, in sinergia con Massimo Osanna, direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, con il quale c’è un confronto assiduo per dare impulso alla conoscenza di Stabiae nel mondo. Il primo consiglio comunale si è sviluppato attraverso un confronto fruttuoso tra tutte le forze politiche presenti in aula. – sottolinea Cimmino – Ho apprezzato la dialettica che ha contraddistinto gli interventi dei consiglieri comunali, sia di maggioranza sia di opposizione, e confido in una proficua collaborazione da parte di tutti nell’esclusivo interesse della città. Ritengo doveroso dedicare oggi una menzione speciale a Vincenzo Ungaro, eletto presidente del consiglio comunale per la prima volta nella storia alla prima votazione utile. Questo incarico, conferitogli dall’assise con un consenso senza precedenti, evidenzia la caratura politica e morale di un presidente che saprà sicuramente svolgere questo ruolo all’insegna della correttezza e dell’imparzialità”.
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