Sviluppi nell’inchiesta anti-abusivismo edilizio a Capri. Questa mattina in Comune i carabinieri della compagnia di Sorrento guidati dal capitano Marco La Rovere insieme ai militari della stazione di Capri hanno effettuato alcune perquisizioni negli uffici, hanno sequestrati apparecchi e supporti tra cui computer e materiale informatico. Al termine dell’operazione i carabinieri hanno condotto nella sede della stazione di Capri l’architetto Massimo Stroscio, il funzionario che dirige l’ufficio tecnico edilizia privata, per notificargli un’ordinanza di custodia cautelare con alcune restrizioni. L’inchiesta dei carabinieri, coordinata dal procuratore Melillo e affidata a un pool di magistrati che si occupano del caso Capri, e’ allargata anche ad altre persone, oggetto anch’esse di misura cautelare. L’ordinanza firmata dal gip e’ stata messa in esecuzione questa mattina suscitando clamore in Piazzetta. La pratica riguarda lavori abusivi eseguiti in una villetta in una zona residenziale dell’isola.
Sono tre le misure cautelari notificate oggi a Capri richieste dal pm Maria Carolina De Pasquale e accolte dal gip del tribunale di Napoli, Claudio Marcopido per i reati di frode processuale, falso ideologico e falso materiale, commessi in concorso. I destinatari delle ordinanze, eseguite dal capitano Marco La Rovere della compagnia di Sorrento e dai militari della stazione di Capri, sono l’architetto Massimo Stroscio, capo dell’ufficio tecnico settore edilizia privata, a cui sono stati disposti gli arresti domiciliari, l’imprenditore edile Biagio Gargiulo e il titolare dell’immobile al centro dell’inchiesta, Silverio Paone, ai quali e’ stato imposto il divieto di dimora nel comune di Capri. Si e’ chiuso con le ordinanze di custodia uno dei filoni delle inchieste sull’edilizia a Capri che stanno andando avanti da oltre un anno.
Articolo pubblicato il giorno 7 Agosto 2018 - 11:20