“A Di Maio concederei le attenuanti generiche perche’ e’ ignorante. Se c’e’ una persona da cui dovrebbe imparare come comportarsi nei confronti delle concessioni autostradali quello sono io. Se Di Maio e’ a conoscenza Di fatti Di reato vada dalle autorita’ anziche’ fare annunci, cosi’ puo’ prendersi una bella accusa Di calunnia. Ricostruzione ponte? Chi rompe paga, deve rifarlo Autostrade con il controllo dello Stato”. Lo ha detto l’ex ministro Antonio Di Pietro, ai microfoni Di Radio Cusano Campus, in merito alla volonta’ manifestata da Luigi Di Maio Di denunciare per danno erariale i ministri coinvolti nella concessione ad Autostrade, tra i quali appunto Di Pietro. “Io se fossi ancora pm concederei a Di Maio il beneficio delle attenuanti generiche – ha affermato – Quando uno e’ ignorante, bisogna dargli le attenuanti generiche, non bisogna condannarlo al massimo della pena. Solo una persona ignorante, nel senso che ignora come stanno i fatti, puo’ dire una stupidaggine del genere e mettere sullo stesso piatto tutti quanti. Io mi chiamo Di Pietro e non San Pietro, altrimenti utilizzerei le stesse parole usate da Papa Francesco: leggete le carte e fatevi un’idea. Se c’e’ qualcuno che dal 2006 e fino al 2008 ha preso posizione contro quel tipo Di privatizzazione quello sono io. Quindi sarei felice se venisse fatta una verifica dalla Corte Di Conti. Pero’ una cosa e’ certa: Di Maio e’ un uomo Di governo quindi e’ un pubblico ufficiale, quando accusa qualcuno perche’ e’ a conoscenza Di fatti Di reato, lo deve andare a riferire prima alle autorita’, anziche’ annunciare denunce che poi non fara’. Se ha qualcosa da dire lo vada a dire li’, in modo che possa prendersi una bel reato Di calunnia nel caso lo faccia nei confronti Di persone sbagliate. Altrimenti non faccia piu’ Di tutta l’erba un fascio”. “Se c’e’ una persona da cui dovrebbe imparare come bisogna fare nei confronti delle concessioni autostradali quello sono io – ha insistito Di Pietro – Da’ fastidio quando l’ignoranza e la supponenza si mettono insieme e si fa Di tutta l’erba un fascio, diffamando persone da cui si dovrebbe invece prendere esempio”. Quanto alla ricostruzione del ponte Morandi, “la norma prevede che chi rompe paga. Il compito dello Stato dovrebbe essere quello Di farlo rifare ad Autostrade, controllando che lo faccia bene. Se si mette a farlo lo Stato, ci vorra’ un sacco Di tempo in piu’, un sacco Di soldi in piu’, si genereranno un sacco Di contenziosi con Autostrade e alla fine ci ritroveremo cornuti e mazziati con Autostrade che controlla lo Stato. Se poi lo vuole fare lo Stato, allora faccia una gara europea”, ha concluso Di Pietro.
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