Arzano .Agenzia funebre ancora aperta, dal comune solo silenzi. Un politico eccellente tra i beneficiari dei funerali: Nuovo blitz dei carabinieri. Potrà sembrare un paradosso, ma l’agenzia funebre appena chiusa qualche giorno fa, ha continuato ad operare nonostante l’intimazione a cessare l’attività. Dal Comune, dopo l’ordinanza di rito, infatti, nessun accertamento sarebbe stato diretto nei confronti della ditta di trasporto funebre ritenuta vicina al clan Ferone, costola degli Amato-Pagano. L’agenzia funeraria avrebbe operato in questo ultimo anno in assenza di titolo abilitativo ( da rinnovare annualmente) ancorché dei previsti requisiti di legge che prevedono la cella frigorifera, dipendenti assunti, certificato Antimafia, iscrizione nell’apposito albo Regionale, deposito dei mezzi, etc, etc.. Un’operazione condotta dai militari dell’Arma di Arzano che ne hanno decretato la chiusura. Ma aldilà dei possibili strascichi giudiziari e delle eventuali responsabilità in capo al regolamento comunale della Polizia Mortuaria a dirigente e sindaco, ora potrebbero essere in molti a dover spiegare del perché l’agenzia incappata nei controlli sia l’unica sul territorio a svolgere attivamente attività mortuaria accaparrandosi il 95 per cento dei funerali. Agenzia che avrebbe collegamenti diretti con il capoclan Ferone oggetto del regime della sorveglianza speciale. Ed appare anomalo per non dire singolare il fatto che sino ad oggi non siano stati compiuti gli obbligatori controlli previsti dalla legge e del perché tutto sia passato sotto silenzio. Difatti, la stessa, dopo una serie di alchimie sarebbe passata ai “nuovi” gestori nonostante fosse già stata citata negli atti dello scioglimento del 2015 in quanto attraverso il capozona di Arzano per conto del clan Moccia (poi finito in carcere) e legato anch’esso all’agenzia funebre, aveva egemonizzato l’intero settore beneficiando dell’omesso controllo e ottenendo addirittura il servizio viabilità da parte della polizia municipale durante i funerali. Intanto anche sugli alloggi comunali occupati da numerosi esponenti della camorra, dal comune stentano a partire gli sfrati esecutivi.
Giuseppe Spaziani
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