E’ morto suicida, intorno alle 23 di ieri, Nadir Garibizzo, ex medico di 60 anni, detenuto nel carcere di La Spezia con l’accusa di tentato omicidio. L’ex medico dell’Asl 1 imperiese, radiato dall’ordine dopo aver ucciso la propria amante, negli scorsi mesi aveva tentato di uccidere un bambino di otto anni per vendetta nei confronti del suo avvocato “rea”, secondo l’uomo, di aver dismesso il mandato un anno fa e di avergli fatto cosi’ perdere la causa. Secondo quanto riporta una nota della UILPA, sindacato di polizia penitenziaria, Garibizzo si e’ tolto la vita recidendosi l’arteria femorale. “Tra luglio e agosto, nel carcere genovese di Marassi, abbiamo dovuto registrare un suicidio e tre tentati suicidi, a La Spezia si sono suicidati due detenuti nel giro di pochi giorni”, afferma Fabio Pagani, segretario regionale UILPA che ricorda “come in questo 2018 siano gia’ diciotto i detenuti morti per suicidio in cella in Italia”, mentre “i tentativi di suicidio sono poco meno di centocinquanta”. “Questa deriva di morte e violenza verso se stessi o verso altri, che si afferma nelle carceri, e’ una diretta conseguenza dell’impossibilita’ ad articolare percorsi di recupero, rieducazione e risocializzazione – dichiara il sindacato – Il personale di Polizia Penitenziaria deve fare i classici salti mortali per garantire servizi sempre al di sotto dei livelli minimi di sicurezza”. (AGI) ge4/chc 061032 AGO 18 NNNN
Articolo pubblicato il giorno 6 Agosto 2018 - 10:51