Un avviso di conclusione delle indagini preliminari e un’informazione di garanzia sono fatti notificare questa mattina dal pm Monica Campese della Procura di NAPOLI ad otto persone, tra cui il funzionario del Comune responsabile dell’edilizia privata e i componenti della commissione locale del paesaggio, oltre al tecnico privato che aveva presentato una richiesta di condono e i proprietari dell’immobile al centro dell’istanza. Per tecnici e proprietari si ipotizza il falso in concorso mentre per il capo dell’ufficio tecnico e i componenti della commissione l’abuso d’ufficio. In particolare, poi, i componenti di commissione, in concorso tra loro – secondo l’ipotesi degli inquirenti – avrebbero omesso di compiere i dovuti controlli prima di esprimere parere favorevole alla domanda di condono. Il pm Monica Campese ha approfondito l’inchiesta sull’abusivismo edilizio avviata dai Carabinieri di Capri, coordinata dal capitano della compagnia di Sorrento Marco La Rovere.
La richiesta di condono avanzata nel 1986 con l’allegata documentazione – secondo l’accusa – presenta diversita’ volumetriche rispetto a quella esaminata e approvata dalla commissione locale del paesaggio nel 2017. L’aumento di superficie avrebbe incrementato il valore dell’immobile. E’ questo il primo atto della maxi-inchiesta dei Carabinieri sull’isola di Capri che e’ arrivato a conclusione con la richiesta di informazione di garanzia notificata agli interessati dalla Polizia municipale di Capri e che dovra’ essere valutata in una prima udienza davanti al gip del Tribunale di NAPOLI.
Articolo pubblicato il giorno 1 Agosto 2018 - 13:31
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