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“Chiedo ai comuni di provvedere con un progetto speciale alla rimozione dei rifiuti dal parco nazionale”. Lo ha affermato il ministro Sergio Costa nella sede dell’ente parco nazionale del Vesuvio ad Ottaviano (NAPOLI), palesando la propria disponibilita’ ad “aiutare i comuni dove possibile”. “Come governo – ha proseguito – stiamo facendo tutti i passi per rendere piu’ vivibili i nostri territori ed il nostro ambiente. Ma ognuno deve fare la propria parte. Non dobbiamo solo provvedere alla videosorveglianza, ma fare in modo che questi rifiuti non arrivino piu’ nelle aree protette e abbandonate”. Il generale Costa ha poi ricordato di essere stato in prima linea lo scorso anno, quando tre diversi incendi mandarono in fumo diversi ettari boschivi del parco nazionale del Vesuvio. “Oggi ci tenevo a essere qui – ha detto – perche’ e’ un ritorno a casa. Ricordo bene quel 9 luglio e le date successive, quando iniziarono gli incendi sul Vesuvio, cosi’ come ricordo che la macchina dello Stato si e’ subito mossa ed ha portato al primo arresto ed alle successive denunce. Ma ci sono stati anche dei problemi per lo spegnimento, e per questo la settimana scorsa c’e’ stato un protocollo d’intesa col ministro Salvini per eliminare quel gap sull’organizzazione delle competenze. In questo anno sono state fatte tante cose, come l’istituzione di due postazioni dei vigili del fuoco nell’area protetta, in quanto loro stessi si sono resi conto che erano troppo distanti fisicamente dalle zone boschive del parco. E si e’ subito anche avviata la bonifica della riserva alto tirone, di competenza dello Stato, la settimana successiva allo spegnimento dei roghi, per rimuovere i residui e per il rimboschimento dell’area. Ma la guerra contro chi deturpa l’ambiente, deve essere fatta tutto insieme”.
“Chi inquina vada via dal suo territorio”. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, a margine della presentazione del nuovo piano di videosorveglianza nel parco nazionale del Vesuvio, annuncia che il suo ufficio legislativo e’ al lavoro per mettere a punto sotto il profilo giuridico il daspo ambientale, un provvedimento che “potrebbe essere preventivo” dice il ministro o “di natura penale e quindi successivo e accompagnare un altro provvedimento giudiziario”. “Il mio ufficio sta lavorando ed e’ mia intenzione presentarlo al Governo. Lo avevo proposto da comandante della Forestale, poi da generale dei Carabinieri e ora da ministro dell’Ambiente”, spiega.
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