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Sgominati le due ‘batterie’ di ladri di auto di Secondigliano e dell’Agro Nocerino. I NOMI DEGLI ARRESTATI

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Un gruppo partiva da Secondigliano e Casalnuovo, un altro gruppo da Scafati. tutti con la stessa direzione: la Piana del Sele e i comuni Picentini in provincia di Salerno. E’ li che nell’ultimo anno è stata fatta una razzia di auto smontate e poi rivendute a pezzi anche on line. Ma il lucroso traffico è stato interrotto stamane dai carabinieri di Salerno. In manette sono finiti in otto. Si tratta di Giovanni Spema, 42 anni napoletano di Calata Capodichino, Luigi Faraco, 37 anni pure lui napoletano ma di via Stadera e Andrea Dossi, 47enne di Casalnuovo. Questi erano i tre della ‘batteria’ dei napoletani. Con loro in carcere sono finiti quelli dell’Agro nocerino, ovvero Emanuele Esposito, 42enne di Scafati, Ignazio De Angelis, 57enne pure lui di Scafati, Giuseppe Guida, 57enne di Angri, Giuseppe Greco, 24enne di Sant’Egidio del Monte Albino e infine il 42enne Gerardo Gallo di Pagani.Forzavano le serrature di apertura di vetture per, poi, accendere i motori grazie a sofisticate centraline elettroniche e rubare le auto. I due gruppi avevano messo a segno almeno 19 furti nella Piana del Sele, a Sud di Salerno. I destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari sono 8. A tutti, viene contestato il reato di furto aggravato e continuato per episodi avvenuti tra il settembre del 2016 e il gennaio 2017. Si tratta di due bande, provenienti l’una da Pagani, Angri, Sant’Egidio del Monte Albino e Scafati, nel Salernitano e l’altra dal capoluogo partenopeo e da Casalnuovo di Napoli. I furti sono avvenuti a Tramonti, a Bellizzi, a Montecorvino Pugliano e a Pontecagnano Faiano. In quest’ultimo comune, fu portata via una vettura dopo un furto in un appartamento. I colpi sono avvenuti sempre di notte; i sopralluoghi, invece, durante il giorno. Una volta impossessatisi dei veicoli, a seconda del gruppo che ‘operava’, il bottino veniva portato nel quartiere di Secondigliano a Napoli oppure a Scafati dove venivano smontate e i relativi pezzi di ricambio rivenduti sul web o attraverso commercianti. L’indagine e’ stata avviata dopo decine di denunce sporte dalle vittime. Cosi’, i carabinieri della Compagnia di Battipaglia hanno analizzato i dati derivanti dai sistemi di videosorveglianza, in particolare dell’autostrada. Dai frame delle telecamere, i militari dell’Arma hanno notato, leggendo i numeri delle targhe, che le auto rubate imboccavano tutte l’A2 del Mediterraneo in direzione Nord. E, tutte, venivano seguite da macchine, prese per lo piu’ a noleggio, guidate da complici. Incrociando, poi, le risultanze delle immagini con i traffici telefonici nelle zone interessate dai furti e nel tragitto percorso dalle auto rubate, gli investigatori hanno individuato le utenze telefoniche usate dagli indagati, comprovando la loro presenza nei luoghi in cui sono avvenuti i furti. Dalle indagini, infine, e’ emerso che le societa’ di noleggio auto erano totalmente ignare del fine ultimo per il quale venivano noleggiate le vetture.


Articolo pubblicato il giorno 16 Luglio 2018 - 21:34

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