Sarno. Camminava per strada con ordigni artigianali nella borsa e insultava politici nazionali e locali oltre a perseguitare un carabiniere e a scrivere sui muri frasi inneggianti la Jihad: Anna Maria Malfettone, la 45enne di Sarno, fermata mesi fa dalla polizia va a processo. Lo ha deciso la Procura di Nocera Inferiore che ha mandato a giudizio la donna che deve rispondere di sette capi di imputazione. Tra i reati che le vengono addebitati ci sono istigazione a delinquere, deturpamento di cose, resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata, diffamazione, oltraggio e stalking. La donna, oltre a scrivere sui social frasi che richiamavano l’Isis piazzò una bandiera islamica dinanzi agli uffici del giudice di pace di Sarno tanto che fu avviata un’indagine da parte dell’antiterrorismo. Dopo mesi di indagine si scoprì che l’autrice del gesto era proprio lei Anna Maria Malfettone, la ‘sovversiva simpatizzante dell’organizzazione terroristica musulmana. Nel fascicolo raccolto dagli inquirenti, coordinati dalla Procura di Nocera Inferiore, sono allegate foto di edifici, scuole e uffici dove la donna riportava commenti offensivi e minacce esplicitecontro politici nazionali e locali ed esponenti delle forze dell’ordine. Finì nel mirino della donna anche un militare di Sarno più volte seguito e minacciato di morte dalla 45enne sarnese, fino a quando arrivò a lanciargli contro un petardo, ad aprile scorso. L’ordigno per fortuna esplose a pochi metri dall’auto del carabiniere. La donna fu poi arrestata mentre girava per strada con una bomba artigianale nella borsetta. Mesi dopo quell’arresto, la Procura ha firmato la richiesta di giudizio immediato e dunque comparirà dinanzi al giudice nei prossimi mesi.
Articolo pubblicato il giorno 10 Luglio 2018 - 10:02