La notizia positiva e’ che Schick continua a segnare, quella negativa e’ che il gol del ceco non serve ad evitare il netto ko col Tottenham all’esordio nella dell’International Champions Cup. A San Diego la Roma perde per 4-1 con gli Spurs lasciando un po’ di amaro in bocca ad Eusebio Di Francesco. “Siamo partiti bene nel primo tempo ma poi non mi e’ piaciuta la squadra dal punto di vista della compattezza, della cattiveria agonistica, loro sicuramente sono stati piu’ brillanti di noi -spiega il tecnico giallorosso al termine dell’amichevole -. Non abbiamo giocato come avrei voluto. Nel secondo tempo la squadra mi e’ sembrata un pochino piu’ compatta, anche nel lavorare bene sulle aggressioni. Potevamo fare qualche gol in piu’ per quello che abbiamo creato, e dal mio punto di vista ne abbiamo presi un po’ troppi, con troppe disattenzioni, con poca determinazione quando serviva nei momenti piu’ importanti della gara”. Insomma, il lavoro non manca e sicuramente Di Francesco vorra’ vedere progressi in campo gia’ nei prossimi due test con Barcellona e Real Madrid. L’allenatore, piu’ che puntare il dito contro la sua retroguardia per il poker subito, fa un discorso generale. “Non mi piace parlare solo della difesa, perche’ la squadra deve difendere in undici. Mi auguro che i ragazzi capiscano presto che e’ fondamentale lavorare piu’ di squadra perche’ oggi non si e’ visto tanto – il rimbrotto di Di Francesco -. Siamo mancati in fase offensiva dal punto di vista della determinazione e della cattiveria. Ribadisco, loro erano piu’ brillanti, davano l’impressione di essere piu’ avanti nella condizione, ma potevo aspettarmelo perche’ in questi giorni di lavoro noi abbiamo caricato abbastanza. Meglio comunque prenderli adesso quattro gol che magari piu’ avanti. Ovviamente di questo non sono contento, ma ci deve servire da lezione per le prossime gare”. Tra le note dolenti della partita la prestazione di Pastore, protagonista dell’errore da cui poi il Tottenham e’ riuscito a trovare il gol del pareggio. “Il Flaco secondo me puo’ dare un contributo agonistico importante quando la palla e’ degli avversari, ma va fatto un discorso a parte per lui perche’ viene da un periodo in cui ha giocato poco e deve ritrovare la migliore condizione, a me pero’ piace la sua applicazione – sottolinea l’abruzzese -. Poi ovvio quel pallone sbagliato puo’ condizionare la gara, ma per me e’ riduttivo parlare di un singolo. Ci sono giocatori che devono ancora capire bene determinati meccanismi di squadre, sono andati un po’ in giro per il campo e questo non deve accadere. Nel secondo tempo invece i centrocampisti hanno fatto meglio perche’ conoscono di piu’ quello che voglio io, anche il pressing e’ venuto molto meglio. Credo che ci vuole un po’ di tempo, di pazienza, ma a Roma siamo tutti frettolosi: o siamo da Champions o da salvezza… Quello che posso dire e’ non fa piacere perdere determinate partite, ma sappiamo che la crescita di tutti passa anche attraverso queste gare”.
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