Napoli. Reparto chiuso per la festa del primario: ora c’è anche un’inchiesta della Procura di Napoli. Si cercano responsabilità e eventuali violazioni nel caso dell’ospedale del Mare e della chiusura del reparto di Chirurgia Vascolare per 12 ore, in concomitanza con la festa del primario Francesco Pignatelli in un locale a Pozzuoli. Dopo la sospensione a tempo indeterminato di Pignatelli da parte dell’Asl Napoli 1, i carabinieri del Nas – delegati dalla procura guidata dal procuratore Giovanni Melillo – hanno verificato turni e ferie di medici e infermieri del reparto per capire cosa è accaduto venerdì scorso quando il reparto di chirurgia vascolare è stato chiuso e i 4 pazienti ricoverati sono stati appoggiati per la notte nel reparto di chirurgia. I militari hanno acquisito nel reparto Trauma center e negli uffici della direzione generale le schede degli addetti al reparto per stabilire chi era in ferie e chi libero dal servizio e incrociare le informazioni con quelle della festa del primario e con le foto scattate alla serata alla quale hanno partecipato numerosi invitati. I degenti del reparto, nella notte tra il 6 e il 7 luglio erano stati trasferiti in un altro reparto e un altro spostato all’ospedale San Giovanni Bosco.
L’indagine della Procura di Napoli si affianca a quella della direzione dell’Asl Napoli 1 Centro diretta da Mario Forlenza e il ministro alla Sanità Giulia Grillo che ieri ha visitato l’Ospedale del Mare ha voluto che anche il ministero faccia chiarezza su quanto accaduto. “La Campania merita attenzione. Quella del reparto chiuso per la festa sembrava una fake news, poi abbiamo inviato i Nas – ha detto il ministro durante la visita -. Sono qui per per risolvere i problemi, non per tagliare i nastri. Non basta oggi dire che ci sono persone dispiaciute. È una cosa che non doveva accadere. Ci sono vari gradi di responsabilità e noi li accerteremo tutti e agiremo di conseguenza”. La Procura valuta se vi siano gli estremi per indagare eventuali responsabili per interruzione di pubblico servizio, in fondo, come emerge dagli atti già acquisiti lo stesso primario Piscitelli aveva concesso ad alcuni degli operatori del reparto (infermieri e medici) delle ferie proprio in concomitanza con la famosa serata.
Il caso è venuto alla luce dopo la denuncia pubblica del consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli che ha evidenziato la strana coincidenza della chiusura con la festa del primario. Pignatelli e i colleghi coinvolti nella vicenda spiegano che si è trattato di una coincidenza e che le corsie del reparto sono state svuotate per mancanza di personale dovuta alle ferie chieste dagli infermieri e alle quali il primario non ha opposto un turno di straordinari per evitare disservizi. Quella notte c’era un medico reperibile in caso di emergenza. L’organizzazione del reparto inoltre e la decisione di spostare i pazienti in chirurgia generale, inoltre, non era stata comunicata al manager Forlenza. Forse è questo il particolare che, più di altri, lascia perplessi.
Articolo pubblicato il giorno 11 Luglio 2018 - 08:45