“American film: the black experience” è il nuovo progetto annunciato da Quincy Jones all’Ischia Global film & Music festival per raccontare la storia del cinema Usa visto dalla parte degli afroamericani. Il celebre musicista e produttore americano è stato premiato con il William Walton Music Legend Award, riconoscimento che coincide con i suoi sessant’anni di carriera. Il documentario lo realizzerà insieme a Cheryl Boone Isaacs, produttrice ex presidente degli Oscar e chairperson della sedicesima edizione del Global festival. ”Sono stato il primo afroamericano a scrivere colonne sonore per i film, sono stato il primo in tante cose – dichiara, felice per essere stato accolto dall’amico Tony Renis e con una mostra fotografica in suo onore al Regina Isabella. Mentre si racconta, indica alle sue spalle una immagine con Nelson Mandela: ”è lui il più grande essere umano mai incontrato. Qui eravamo insieme a tanti ragazzi che grazie all’arte hanno trovato il riscatto, queste sono le cose belle da fare nella vita”. Altri dettagli sul progetto li annuncia la produttrice, che è stata la prima afroamericana alla guida dell’Academy. ”Fino a qualche tempo fa – spiega – Essere bravi per noi non era abbastanza, nel film vogliano parlare non solo di quelli che ce l’hanno fatta ma anche di tante altre storie” . La mostra è stata per Quincy Jones (85 anni), l’occasione per parlare della la sua vita dall’infanzia difficile, alle sue regole del successo fino alla sua collaborazione con Michael Jackson. Gli incontri che gli hanno cambiato la vita sono sicuramente quello con Ray Charles, con Morricone.
Una serie infinita di premi, 79 nomination e 27 Grammy, oltre a un Grammy Living Legend Award, ma il premio di Ischia, racconta al produttore del festival Pascal Vicedomini, ha un valore speciale perché italiano. Non è mancato un messaggio ai giovani artisti: ”Studiate, imparate il mestiere dalle basi, devi conoscere bene le regole per poterle cambiare, tutto il resto lo fanno la passione e la creatività”. Per lui una festa sulla spiaggia di Ischia Ponte, un rap di Clementino e una grande coro “We are the world” (il celebre brano per l’Africa da lui prodotto) che ha unito tanti artisti del Global fest tra i quali il regista Matteo Garrone e l’attore Marcello Fonte.
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