Proseguono gli appuntamenti di teatro e letteratura nell’affascinante cornice del Real Orto Botanico di Napoli, che continua a essere il ‘palcoscenico’ naturale per la rassegna Brividi d’Estate 2018, un’idea di Annamaria Russo, sostenuta dalla sensibilità e la collaborazione dell’Università Federico II di Napoli, che gestisce il parco, e con il patrocinio del Comune di Napoli.
Cinque appuntamenti per la quarta settimana di programmazione della rassegna, da martedì 17 a lunedì 23 luglio 2018, con ben quattro spettacoli in scena, e un affascinante concerto, che continueranno a regalare brividi, fascino e grandi emozioni.
La programmazione proporrà, martedì 17 luglio, Il canto della sirena musiche di Avitabile, Bennato, D’Angiò, De Simone, Faiello, Viviani e della Scuola Napoletana, con Fiorenza Calogero (voce e tamburi a cornice), Marcello Vitale (chitarra battente) e la pittura estemporanea di Susy Saulle.
A seguire, mercoledì 18 luglio, sarà la volta di Spoon River di Edgar Lee Masters, con Paolo Cresta e Carlo Lomanto. Spoon River è un villaggio divenuto piccola opera d’arte visiva. Uomini e donne che furono, raccontano le loro vite, i sogni, le peregrinazioni, gli istinti e i rimpianti, le sconfitte attraverso epitaffi su fredde lapidi.
La storia della vita che negli anni si ripete, e una serie di destini che formano assieme un unico grande destino, quello dell’uomo nei secoli dei secoli.
La rassegna proseguirà, giovedì 19, con Il gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach, con Nico Ciliberti, Francesco Desiato e Giacinto Piracci, e, venerdì 20, con Era mio Padre da Osvaldo Soriano, con Paolo Cresta e Zac Alderman. Entrambi gli spettacoli torneranno in scena all’Orto Botanico per la loro seconda replica in programma.
Sabato 21 luglio vedrà il debutto, in prima teatrale assoluta, di Vipera di Maurizio De Giovanni, con Rosaria De Cicco, Marianita Carfora, Paolo Cresta, Sonia De Rosa, Paolo Rivera, Salvatore Catanese, Alfredo Mundo, Antonello Cossia, Emilio Marchese, Zack Aldermann, nell’adattamento e la regia di Annamaria Russo. E’ la primavera del 1932, Pasqua è alle porte. In una delle stanze del “Paradiso”, il bordello più famoso di Napoli, viene trovata morta Maria Rosaria Cennamo, in arte Vipera, la prostituta che fa sognare tutti gli uomini della città, ma che solo pochi possono avere.
Al commissario Ricciardi, che ha il dono terribile di vedere i morti e ascoltare le loro ultime parole, il fantasma di Vipera ripete: “il frustino, il mio frustino”. Ancora una volta Luigi Alfredo Ricciardi sarà costretto a muoversi tra i gironi infernali dell’animo umano per dare un volto e un nome all’assassino del Paradiso.
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