“Non possiamo accettare che un criminale gia’ condannato per reati sessuali, un criminale a cui sono stati concessi gli arresti domiciliari, abbia potuto, nonostante le misure restrittive, abusare sessualmente di due bambine di 11 e 12 anni. Questa storia che arriva dalla provincia di Napoli dimostra una falla enorme nel sistema delle misure cautelari alternative: perche’ un soggetto del genere non era dietro le sbarre dove non poteva fare del male a nessuno? Anche questa vicenda conferma che il pericolo di recidiva in questi soggetti e’ elevatissimo e che per fermarli occorrono farmaci che inibiscano le loro pulsioni ovvero la castrazione chimica. Chi continua a opporsi si assume la responsabilita’ di questi continui orrori. Altrimenti c’e’ una sola alternativa: il fine pena mai”. Lo afferma il senatore della Lega Roberto Calderoli, vice presidente del Senato.
Articolo pubblicato il giorno 3 Luglio 2018 - 19:44