“Quelli che hanno commesso un reato (pena) devono stare in carcere, per loro la risposta deve essere il carcere e per quanto riguarda le condizioni? Se sono buone bene, se non lo sono va bene? hanno commesso una pena! In questo senso l’attenzione delle istituzioni, della terza carica dello Stato induce la società ad avere contezza del fatto che il carcere non è solo un problema degli operatori penitenziali ma è un problema della società”. Così Maria Luisa Palma, dal 20 dicembre scorso, direttore del carcere di Poggioreale, il più grande della Campania e uno dei più soggetti al problema del sovraffollamento, commenta la visita del presidente della Camera. Roberto Fico si è trattenuto per circa due ore nell’istituto incontrando alcuni detenuti, ha poi preso parte alla presentazione del libro di Antonio Mattone, della Comunità di Sant’Egidio, “e adesso la palla passa a me” e ha lasciato la casa circondariale poco prima delle 14 dopo aver donato a Palma una medaglia della Camera dei Deputati in ricordo della visita. “In alcuni padiglioni le cose funzionano meglio, rispettano gli standard garantiti dall’Europa; in altri luoghi ci sono invece troppe persone per cella e non va bene”, osserva il presidente della Camera fornendo alcuni dettagli: l’attuale presenza è di 2.200 detenuti su una disponibilità di spazi per 1690. In passato ce ne sono stati anche 3mila. Tra i progetti che saranno realizzati anche quello di corsi per pizzaioli in una struttura da vera e propria pizzeria all’interno del carcere e la possibilità di frequentare corsi di formazione ad hoc all’esterno, nei locali del centro storico di Napoli.
Articolo pubblicato il giorno 17 Luglio 2018 - 07:13 / di Cronache della Campania